Tutti sono in attesa delle nuove misure annunciate dal governo per contrastare l'epidemia - che ufficialmente tutti si guardano bene dal definire tale - di Covid-19 che ha contagiato il Paese. 

Difficile, quindi, parlare di sport, non tanto per un fatto di priorità, quanto per un fatto pratico, visto che gli eventi sportivi, come quelli culturali, vengono annullati o rimandati.

Il 4 e il 5 marzo avrebbero dovuto disputarsi gli incontri di ritorno delle semifinali di Coppa Italia: Juventus-Milan e Napoli-Inter. Su ordinanza dei prefetti delle rispettive città, entrambi gli incontri sono stati rimandati a data da destinarsi.

La Lega Serie A è riunita per capire se e come disputare le prossime gare di campionato, con il governo che parte intenzionato a bloccare una parte delle attività in tutta Italia, estendendo anche alle altre regioni i divieti finora posti solo a Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

In attesa di comunicazioni ufficiali, a fine mattinata uscendo da Palazzo Chigi, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha detto ai giornalisti presenti: "Cercheremo di contemplare il prosieguo delle attività sportive tutelando la salute pubblica. Porte chiuse? Si va verso questa decisione. Parlerà il presidente Conte".