Sabato 11 febbraio la CGIL è scesa in piazza, in tutte le piazze italiane, per lanciare la campagna referendaria #con2si per ridare diritti e dignità al lavoro e ai lavoratori.

Come già aveva annunciato il segretario Susanna Camusso, subito dopo aver ricevuto l'approvazione da parte della Consulta per due dei tre quesiti referendari di cui ferano state raccolte le firme, la CGIL si sarebbe attivata concretamente per indurre il governo Gentiloni a fissare quanto prima la data per il voto.

Questo 11 febbraio, pertanto, in tutta Italia - da Aosta a Ragusa - la CGIL ha organizzato presidi, volantinaggi, assemblee aperte... insomma, una lunga lista di iniziative che hanno tutte trovato un momento di comunione quando alle ore 12 in punto, da ogni piazza, si sono alzati in cielo migliaia di palloncini che riportavano gli slogan dei due referendum popolari per il lavoro.

Questa la dichiarazione rilasciata da Susanna Camusso presente alla manifestazione che si è tenuta a Tor Bella Monaca: «Con la Carta dei diritti e i referendum sappiamo di aver osato molto, ma dovevamo farlo. E abbiamo avuto un primo grande risultato: nel paese finalmente si ragiona di lavoro, delle sue frontiere possibili e impossibili.

Abbiamo raccolto un bisogno forte e diffuso: quello di reagire a una situazione che non va bene. ... Si può conquistare il quorum e la fiducia di tutti quegli italiani che sentono di non star bene.

Partiamo da noi: abbiamo una straordinaria platea di generosi militanti, affidiamoci alla loro capacità di fare la campagna per diritti e referendum.»