La riforma previdenziale in Brasile porta in piazza migliaia di cittadini, mentre il futuro lavorativo dei manifestanti sembra allungarsi sempre più.
Il Governo Temer ha infatti deciso una stretta sui requisiti di accesso alla quiescenza, portando per tutti (uomini e donne) l'età di pensionamento a 65 anni dai precedenti 55, mentre l'anzianità contributiva salirà gradualmente fino ai 49 anni di versamenti.
Queste decisioni sono state prese nonostante la durata media della vita in Brasile, secondo la Banca Mondiale, sia tra i 73 e i 74 anni di età. Media, però, che si abbassa ulteriormente per chi abbia svolto lavori pesanti.