La terra trema non è il titolo del film di Luchino Visconti, ma il dato di fatto che, ad oggi, può descrivere lo stato geologico dell'Italia centrale.

Al devastante terremoto de L'Aquila è seguito, a qualche anno di distanza, quello altrettanto devastante di Amatrice e dei comuni limitrofi. Neanche due mesi dopo quell'evento, un nuovo terremoto, quasi della stessa magnitudo ha colpito, più a nord alcune località nelle province di Perugia e Macerata. Una linea immaginaria, collegata ad una faglia, sta risalendo verso nord e devastando i paesi dell'Appennino nell'Italia centrale.

Ieri, 26 ottobre, si sono verificate due forti scosse a nord dell’area del terremoto del 24 agosto. La prima scossa ha avuto una magnitudo Richter pari a 5.4, ed è stata registrata alle ore 19.10, interessando le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno e, più in particolare, i seguenti comuni: Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, Preci, Camerino. Alle 21:18, una nuova scossa ancora più forte, pari ad una magnitudo Richter di 5.9, ha colpito la stessa area provocando, questa volta, crolli e distruzioni.

Una sequenza sismica, a detta degli esperti, comune in quest'area, che ha permesso di risparmiare molte vite. Infatti, la popolazione dei comuni più vicini all'epicentro del primo sisma delle 19 era ancora per strada quando la seconda scossa, molto più forte della precedente, ha provocato crolli e distruzioni.

La mancanza di energia elettrica, le forti piogge e l'oscurità ieri sera non hanno reso possibile una corretta stima dei danni. Al momento, il comune più colpito è, in base alle parole del sindaco, quello di Ussita con edifici crollati, mentre sarebbero fortmente lesionati quelli che sono rimasti in piedi. Migliaia è il numero degli sfollati.

In un comunicato stampa di questa mattina, la Protezione Civile, dichiara che oltre ad una persona rimasta ferita a Visso e trasportata all'ospedale di Camerino, nel corso della notte sono state decine le persone che hanno richiesto assistenza medica presso le strutture sanitarie della zona.

L'energia elettrica nella zona è stata ripristinata intorno alle 6.30 di questa mattina. Infine, per quanto riguarda la viabilità, la situazione è ancora problematica per la caduta di massi e di possibili frane.

Un consiglio dei ministri straordinario è stato convocato questa mattina per le 11 per i primi provvedimenti del Governo su questa ultima emergenza.