Per conquistare il quinto mondiale in carriera, domenica Lewis Hamilton dovrà piazzarsi almeno settimo, e in tal caso raggiungerebbe gli stessi titoli di Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio. Francamente, non un'impresa impossibile per un pilota come Hamilton.

In ogni caso, come hanno dimostrato le libere, il Gran Premio del Messico di Formula 1 è una gara particolare e tutto potrebbe accadere. Infatti, i 2mila metri di altezza di Città del Messico influiscono sicuramente sulle prestazioni delle vetture.

Venerdì, a risultare le più veloci, strategie di gomma a parte, sono state sicuramente le monoposto equipaggiate con motori Renault. Davanti a tutti le due Red Bull con Verstappen e Ricciardo, staccato di 153 millesimi. Terza la Renault di Sainz, indietro di oltre 1 secondo, ma leggermente più veloce della Ferrari di Vettel.

Hulkenberg, sull'altra Renault, e Hartley, Toro Rosso equipaggiata Honda, sono davanti alle due Mercedes di Hamilton e Bottas, divise tra loro dalla Ferrari di Raikkonen, con i tre piloti che hanno girato praticamente sugli stessi tempi, intorno all'1'18.100.

Da registrare un problema tecnico per Verstappen a fine libere, quando ha parcheggiato la sua vettura a lato della pista per un possibile problema idraulico. Comunque, anche se dovesse sostituire il proprio motore, in base al regolamento, non rischierebbe alcuna penalità.

A dispetto delle previsioni, le libere si sono svolte con cielo sereno e pista asciutta. Condizioni di variabilità sono invece state annunciate per sabato. Vedremo se influenzeranno le qualifiche.