Il 19 maggio, il presidente della Generalitat, Quim Torra, ha reso nota lista dei consiglieri del nuovo governo della Catalogna:

Pere Aragonès i Garcia: conseller d’Economia i Hisenda i vicepresident del Govern.
Jordi Turull i Negre: conseller de la Presidència.
Ernest Maragall i Mira: conseller d’Acció Exterior, Relacions Institucionals i Transparència.
Miquel Buch i Moya: conseller d’Interior.
Josep Bargalló i Valls: conseller d’Ensenyament.
Antoni Comín i Oliveres: conseller de Salut.
Josep Rull i Andreu: conseller de Territori i Sostenibilitat.
Lluís Puig i Gordi: conseller de Cultura.
Ester Capella i Farré: consellera de Justícia.
Chakir El Homrani Lesfar: conseller de Treball, Afers Socials i Famílies.
Elsa Artadi i Vila: consellera d’Empresa i Coneixement i portaveu.
Jordi Puigneró i Ferrer: conseller de Polítiques Digitals i Administració Pública.
Teresa Jordà i Roura: consellera d’Agricultura, Ramaderia, Pesca i Alimentaci.

I nomi di Turull e Rull (in carcere a Madrid), oltre a quelli di Lluís Puig e Toni Comín (in esilio in Belgio), sono stati interpretati come una provocazione dal governo Rajoy che, per tale motivo, ha deciso di non ritirare le misure dell'articolo 155, come avrebbe dovuto dopo la nomina dell'esecutivo.

Lo ha reso noto un comunicato rilasciato dalla Moncloa questo lunedì, in cui si dichiara che Madrid "ha bloccato la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di costituzione del governo firmato da Quim Torra, in cui figurano come consiglieri Jordi Turull e Josep Rull, imputati, e Toni Comin e Lluís Puig, fuggitivi in Belgio.

In una lettera inviata alla Generalitat, l'esecutivo ricorda che le nomine richiedono l'autorizzazione da parte del governo della Nazione e conferma che sono gli organi giuridici dello Stato a valutare l'ammissibilità alla carica dei consiglieri indicati."

Nello stesso comunicato, si rende noto che Rajoy ha informato i leader del PSOE, Pedro Sanchez, e quello di Ciudadanos, Albert Rivera, che le misure dell'articolo 155 saranno mantenute in vigore.

E tanto per sottolineare quello che si prospetta come ennesimo braccio di ferro tra Barcellona e Madrid, Qim Torra, questo lunedì, è andato a Madrid, prima nel carcere di Estremera dove sono detenuti Oriol Junqueras, Joaquim Forn, Raül Romeva, Josep Rull e Jordi Turull, per poi spostarsi in quello femminile di Alcala-Meco, dove sono detenute l'ex-consigliere Dolors Bassa e l'ex presidente del Parlamento Carme Forcadell. Nel pomeriggio, Torrà andrà anche nel carcere di Soto del Real dove sono detenuti gli ex presidenti di ANC e Òmnium, Jordi Sánchez e Jordi Cuixart.