Durante le notti di luna piena, quando la luce del sole al tramonto tinge di rosso le vecchie pietre del castello, un pianto struggente rompe il silenzio della valle di Vitalba, questo è il gemito dello spettro di Elena Degli Angeli, la signora del Castello di Lagopesole.

Elena degli Angeli era il soprannome di Elena Ducas moglie di Manfredi di Svevia, figlio prediletto del grande Federico II e la sua vita e la sua morte sono indissolubilmente legate al Castello di Lagopesole.

La fortezza di Lagopesole, situata nel borgo omonimo in una frazione di Avigliano in provincia di Potenza, è nata come roccaforte e punto di controllo dell'antico tracciato della Via Herculea, un percorso che collegava Melfi a Potenza. Fu costruito dai Saraceni e successivamente nel 1242 ampliato dai Normanni

Il castello fu abitato da Manfredi di Svevia con la sua famiglia, che preferì vivere a Lagopesole piuttosto che nella capitale del suo regno, Palermo.

Elena, principessa d’Epiro, sposò Manfredi quando aveva 17 anni il 2 giugno 1259 nella splendida cornice del Castello di Trani e la loro unione, seppure combinata per fini politici, si era trasformata in vero amore.

Nel castello di Lagopesole Elena insieme a Manfredi ed ai figli, trascorse i suoi anni migliori, ma la sua vita fu breve, morì senza compiere neppure 30 anni e la sua fine atroce.

Il 26 febbraio 1266 fra le truppe guelfe di Carlo d'Angiò e quelle ghibelline di Manfredi si scontrarono nei pressi di Benevento e l’esercito di Manfredi fu sconfitto ed il Re di Sicilia ucciso.

Elena, dopo la morte del marito e la carcerazione dei figli a Castel del Monte, cercò riparo a Trani, ma fu catturata e condotta per volere di Carlo d’Angiò al Castello di Lagopesole per essere a sua volta segregata.


Questa esperienza la segnò tanto profondamente, che si fece avvolgere dalla totale tristezza e, dal troppo dolore, si lasciò morire d’inedia, per uno strano caso del destino proprio nel Castello di Lagopesole, dove Elena passò i suoi anni migliori insieme alla sua famiglia.

Gli spiriti di Elena e Manfredi sono destinati a rimanere divisi anche dopo la morte, infatti quando la luce del sole al tramonto tinge di rosso le torri del castello si può sentire il pianto struggente che squarcia il silenzio e all'improvviso tra le bifore si può scorgere il fantasma, una pallida figura vestita di bianco che vaga sconsolata in quelle stanze.

Si tratta dello spettro di Elena, quella povera donna dopo gli anni felici con la famiglia, trascorse i più tristi momenti della sua vita avvolta nello sconforto totale e nel dolore per la perdita del marito e ogni notte di luna piena urla e piange in eterna attesa del ritorno dell’amato marito.

Ma lo spirito di Manfredi si aggira non lontano, vaga nelle campagne di Lagopesole avvolto da un mantello verde ed in groppa ad uno splendido cavallo bianco, corre veloce alla ricerca della sua amata moglie dei figli.

Ma nessuno dei due riesce a vedere l’altro e sono destinati per l’eternità all’attesa e alla ricerca, condannati alla solitudine e al dolore per sempre.


Questa non è l’unica leggenda legata al Castello di Lagopesole, c’è anche quella di Petrosinella, la vera Raperonzono, di cui in futuro racconteremo la storia