Sabato sera il Real Madrid ha vinto la sua dodicesima Coppa dei Campioni, la seconda di fila. Non era mai accaduto da quando si disputa la Champions League.

Lo ha fatto battendo la Juventus con il risultato di 4-1, un punteggio pesante ma del tutto giustificato da quanto si è visto in campo.

Solo nel primo tempo i bianconeri sono stati in grado di contrastare il Real Madrid, che per l'occasione indossava la divisa viola. E nel primo tempo il risultato è terminato in parità, con un gol per parte.

A siglare la prima rete è stato Cristiano Ronaldo al 20', finalizzando un assist di Modric dopo una bella azione in velocità. Una leggera deviazione di Bonucci mette fuori causa Buffon.

Al 27' ci pensa Mandžukić a riequilibrare il punteggio con una rovesciata che si trasforma in un pallonetto perfetto che sorprende il portiere del Real Madrid.

Nei secondi 45 minuti, però, vi è solo una squadra in campo: il Real Madrid. I giocatori della Juventus corrono e giocano al rallentatore, almeno nei confronti dei madrilisti che pressano, difendono, contrastano e si passano la palla ad una velocità doppia rispetto a quella dei propri avversari.

E pertanto non è immeritato il gol dalla distanza di Casemiro che, seppure anche in questo caso grazie ad una deviazione, al 61' porta in vantaggio il Real Madrid che non si accontenta e dopo tre minuti triplica, di nuovo con Ronaldo, che insacca un cross dal fondo del solito Modric. Bonucci e Chiellini sono rimasti a guardare sbigottiti quanto stava accadendo.

La quarta rete è arrivata al 90' grazie all'ultimo entrato, Asensio. Poco importa se la Juventus era rimasta in 10 per l'espulsione assurda di Cuadrado, ammonito per la seconda volta per un fallo di reazione inesistente su Sergio Ramos che ha inscenato un'indegna commedia che ha ingannato guardalinee e arbitro.

Il Real ha dimostrato mentalmente, fisicamente, tecnicamente e tatticamente di essere superiore alla Juventus, vincendo con merito.

Dybala si è visto solo nel primo tempo, mentre nella ripresa è letteralmente scomparso. Peggio di lui ha fatto Higuain, mai entrato in partita, autore solo di un tiro nei primi minuti dell'incontro.

Decisivo, invece, è risultato Cristiano Ronaldo, che ha siglato oltre alla doppietta anche un altro record personale, quello di primo calciatore ad aver sempre segnato nelle tre finali disputate. Ma non bisogna dimenticare neppure l'apporto vittoria del Real fornito da Marcelo e Modric, sempre presenti in ogni parte del campo per tutti i 90 minuti.