Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno i prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, fanno registrare un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua.


Rispetto a maggio il rialzo dei prezzi al consumo è dovuto essenzialmente all'aumento dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+2,3%), dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%) e dei Beni Alimentari lavorati (+0,8%). in calo, invece, i Servizi relativi alle comunicazioni (-1,4%) e di Beni alimentari non lavorati (-0,9%).

In base a quanto dichiarato dall'Istat, "l'inflazione di giugno continua a crescere nelle componenti legate maggiormente agli acquisti quotidiani dei consumatori.

A far da traino all'accelerazione della crescita dei prezzi al consumo, sono di nuovo i prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che registrano un aumento dei prezzi su base annua più che doppio di quello generale, spingendo l’inflazione sui livelli di maggio 2017.

Un contributo inflazionistico deriva anche dai prezzi dei servizi relativi ai trasporti, che da inizio anno mostrano tensioni crescenti."


L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si attesta a +0,9%, mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +1,2%, entrambe in accelerazione rispetto al +0,8% di maggio.

L’inflazione acquisita per il 2018 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.