Concluse le votazioni delle "parlamentarie", i 5 Stelle si riuniranno nel fine settimana a Pescara per far conoscere risultati e candidati. Un appuntamento, quello di Pescara, che sarà anche di carattere educativo-programmatico con tanto di corsi e professori su temi di varia natura, come ambiente, agricoltura, salute, digitalizzazione, trasporti, telecomunicazioni, giustizia, banche, fisco...

Le polemiche sul voto on-line dei 5 Stelle sono una specie di appuntamento fisso, quasi un cerimonia dovuta... la piattaforma è andata in tilt, le preferenze ai candidati eletti sono state poche, alcuni candidati non sono stati ammessi, i ricorsi potrebbero annullare il risultato. E tutto questo riguarda solo per la parte che precede la compilazione delle liste. Una volta conosciuti i nomi, seguiranno poi le polemiche su eventuali esclusioni illustri e sulle posizioni in lista dei candidati.

D'altronde, la critica al Movimento 5 Stelle è l'argomento principe su cui gli altri partiti basano la loro campagna elettorale. E prima tra tutte, tra le critiche che viene fatta ai 5 Stelle, è la scarsa trasparenza delle modalità di voto e della conseguente scelta dei candidati!

Lo sbaglio, nel loro caso, è di non aver affidato alle segreterie il compito di scegliere nomi e assegnazione dei posti in lista. Ed in prima fila a criticare è il Pd che, stavolta, non ha allestito alcun gazebo per scegliere i propri candidati. Ci penserà Renzi... il che è tutto dire.

Quale sarà l'indirizzo "politico" delle sue scelte? Quello di agevolare l'orientamento di centrodestra da lui voluto nel Pd. E così, a Bologna, i democratici locali vedranno in lista il nome di Pierferdinando Casini... mentre quelli di altre regioni sono in ansia per sapere dove verranno candidati Verdini e i suoi compari, sicuri di ottenere dei seggi garantiti o quasi. Dopo queste scelte ci sarà ancora qualcuno che dirà che il Pd è un partito di centrosinistra?

Ma anche nel centrodestra, quello ufficiale, non mancano sorprese. In attesa di un possibile colpo di scena - nel caso in cui la Cedu accogliesse il ricorso di Berlusconi contro la legge Severino - che secondo quanto dichiarato dallo stesso Berlusconi lo catapulterebbe a Palazzo Chigi con Salvini ministro dell'Interno, non mancano comunque le sorprese come quella della candidatura dell'avvocata Giulia Bongiorno come "capolista della Lega in diversi territori".