"A seguito delle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo del 22 e 23 marzo scorso, in segno di solidarietà con il Regno Unito e in coordinamento con partner europei e alleati NATO, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha notificato oggi la decisione di espellere dal territorio italiano entro una settimana due funzionari dell’Ambasciata della Federazione Russa a Roma accreditati in lista diplomatica."

Quello sopra riportato è il testo del comunicato con cui il ministero degli Esteri ha annunciato l'espulsione dall'Italia di due diplomatici russi.

Il perché proprio due diplomatici siano stati espulsi e se i due indicati abbiano o meno una relazione diretta con quanto avvenuto nell'attentato di Salisbury ad inizio marzo non è stato spiegato.

Lo stesso Consiglio Europeo, in un proprio comunicato, ha confermato che la misura adottata dall'Italia è stata presa anche da altri 13 Stati dell'Unione e che l'ambasciatore dell'Ue a Mosca è stato richiamato per consultazioni.

Inoltre, sempre nello stesso comunicato, che riporta le parole del presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, non sono escluse in futuro ulteriori misure ed espulsioni nei confronti della Russia e dei suoi diplomatici.

 


Alle misure prese dall'Europa in seguito a quanto accaduto a Salisbury, si aggiungono anche quelle degli Stati Uniti, con il presidente Trump che ha ordinato l'espulsione di decine di diplomatici russi indicati come agenti dei servizi segreti di Mosca e la chiusura del consolato russo a Seattle a causa della sua vicinanza alla Boeing e ad una delle basi di approdo dei sottomarini Usa.