"Lo scenario complessivo è ancora incerto: da una parte non consente facili ottimismi e, dall'altra, richiede il massimo impegno da parte di tutti per rafforzare la crescita accelerando sugli investimenti del Pnrr. Un'occasione, forse irripetibile, di rilancio del Paese, soprattutto del Mezzogiorno, che non possiamo perdere".

È quanto ha dichiarato nei giorni scorsi presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, dopo aver elencato una serie infinita di criticità che affliggono l'economia del nostro Paese:

"Vorrei partire dal clima di fiducia che a gennaio è sensibilmente diminuito a causa del caro energia e del ritorno dell'inflazione. Un vero e proprio "shock" di inizio anno per famiglie e imprese che ancora lottano contro la variante Omicron e i suoi impatti. A cominciare dalla frenata dei consumi che, come rilevato dal nostro Ufficio Studi, sono ancora sotto del 7,7% rispetto al 2019. Un dato pessimo che arriva dopo i segnali di vivacità registrati nel 2021. E questo vale anche per il Pil che, nonostante il + 6,5% del 2021— tra le migliori performance in Europa — di strada ne deve fare ancora per recuperare i livelli pre-crisi. Con una criticità in più: che la ripresa è molto disomogenea tra i diversi settori. Rispetto al 2019, infatti, il sistema ricettivo e la ristorazione mostrano ancora perdite in termini di consumi pari a quasi il 30 per cento, i servizi culturali e ricreativi di oltre il 20 per cento, e altri comparti, come i trasporti, l'abbigliamento e le calzature, registrano distanze a doppia cifra. Senza dimenticare, naturalmente, la drammatica situazione delle discoteche che continuano a rimanere chiuse".

È poi sempre il Sud a risentire di più della situazione di crisi che attraversa l'Italia, come dimostra l'ultimo rapporto dell'Ufficio Studi di Confcommercio, dove il tasso di occupazione delle donne nella fascia 15-64 anni è precipitato al 33% contro un tasso di occupazione del 59,2% al Centro-Nord e del 63% nell'Ue-27, ossia 30 punti indietro al resto dell'Italia e dell'Europa. Addirittura in Calabria il tasso di occupazione delle donne è sceso dal 31% del 2007 al 30,3%.

Confcommercio, infine, rivede poi al ribasso le proprie stime sul Pil per il 2022: dal 4% stimato a dicembre al 3,5-3,7%. Il Governo al momento prevede per quest'anno una crescita del 4,7%.