La protesta al confine tra Gaza e Israele di questo venerdì, parte della Grande Marcia del Ritorno, è intitolata ai "giovani rivoluzionari".

Le organizzazioni giovanili locali hanno dichiarato che le proteste odierne sono dedicate ai 40 manifestanti che nelle passate settimane sono stati vittime delle forze di sicurezza israeliane.

Le protesta associate alla Marcia del Ritorno avranno il loro culmine il prossimo 15 maggio, giorno in cui gli Stati Uniti apriranno ufficialmente la loro ambasciata a Gerusalemme, primo giorno del Ramadan e 70° anniversario della Nakba, la catastrofe, per il popolo palestinese.

Tra i manifestanti che da questa mattina si sono radunati lungo il confine orientale e settentrionale della Striscia, si registra per il momento solo un ferito, per un colpo di arma da fuoco ad una gamba, mentre gli israeliani stanno facendo ampio utilizzo di gas lacrimogeni.


Aggiornamento alle ore 18

Anche questo venerdì è continuato il massacro perpetrato dai soldati israeliani nei confronti dei civili palestinesi.

Tre di loro, infatti, sono morti in conseguenza delle gravi ferite da arma da fuoco riportate.

Una delle vittime è stata identificata come Abdel-Salam Baker, 29 anni, ucciso a est della città di Khan Younis, nel sud della Striscia. Le identità delle altre due persone al momento non sono ancora state comunicate.

Secondo il ministero della salute, questo venerdì sono finora 611 i palestinesi rimasti feriti, tra cui due in modo molto grave. nel numero dei feriti anche personale medico e giornalisti.