Per capire Firenze, basterebbe dire che se un fiorentino rimanesse l'unico abitante sulla terra, quello che farebbe sarebbe prendere uno specchio, guardarsi e, subito dopo, iniziare ad insultarsi. Come funzionano le cose a Firenze, se qualcuno si ricordasse la storia, lo capirebbe dalla congiura dei Pazzi nata più per rivalità legate al prestigio che ad interessi concreti, o, ancor prima l'esilio di Dante, causato non dalla parte politica avversa, ma da una fazione dei guelfi di cui il poeta faceva parte.

Chi vive a Firenze oggi, vuoi per emulazione, vuoi per motivi endemici, è sempre legato a quelle origini, pensando anche che la città disponga di un prestigio e di una forza economica che, da tempo, non esiste più.

E di come funzionino le cose a Firenze e come siano fatti i fiorentini  non sembra ancora averlo capito la proprietà della Fiorentina, ovvero i fratelli marchigiani Della Valle che, in seguito ai risultati poco entusiasmanti ottenuti dalla squadra negli ultimi mesi, sono stati sommersi da critiche ed insulti, con inviti a vendere ad altri.

Così, dopo aver sopportato abbastanza, Diego Della Valle in persona ha preso carta e penna, si fa per dire, ed ha scritto una dura lettera alla città, pubblicata da La Nazione, per dire "Ora basta!"

"Non so come faccia mio fratello a trattenersi di fronte a quello che sta accadendo, sicuramente è per il suo attaccamento alla Fiorentina che in tutti questi anni è stata la sua passione. Io invece non lo accetto, dopo quello che sto vedendo e la situazione assurda che è stata volutamente ingigantita da chi vuole sfasciare tutto creando un clima che non serve a niente, se non a destabilizzare la Società e la squadra che ha ancora tre partite da giocare e che noi tutti dobbiamo sostenere con forza fino alla fine del campionato perché questi giovani lo meritano".

"Chi crea questo clima ostile e violento vuole alimentare il caos e la confusione senza proporre niente di serio o realizzabile, approfittando vigliaccamente spesso dell’anonimato o di proteste in gruppo per offendere in modo vergognoso o per gridare richieste senza proporre soluzioni concrete. Ora, sono io che voglio risposte precise e concrete. Una parte di voi non fa altro che gridare che dobbiamo andarcene ma avete dimenticato che vi avevamo messo a suo tempo la Società a disposizione, pronti ad aiutare in tutti i modi se qualcuno di serio si fosse presentato ma, come sapete, non si è visto nessuno, ripeto nessuno neanche lo scemo del villaggio".

"Guardate i bilanci e leggete i numeri prima di aprire bocca: la mia famiglia ha speso centinaia di milioni di euro. Urlate di plusvalenze, braccini corti, fratelli freddi calcolatori… ma quale film avete visto? Svegliatevi, usate il cervello se possibile e verificate le cose in modo serio, avete gli strumenti per farlo velocemente cliccando sul vostro telefonino e smettetela di farvi imboccare finte verità da alcuni avvoltoi che vogliono solo la distruzione ed il caos della Società".

Ma Della Valle ne ha anche per il sindaco ed il nuovo stadio... "Si parla sempre del nuovo stadio e degli interessi che noi avremmo nel costruirlo: bene, deve essere chiaro che noi lo stadio lo volevamo costruire insieme alle aree vicine per dare forza alla Società e per aiutarne la crescita, sia chiaro che pur dovendo investire una cifra enorme a noi personalmente non avrebbe portato nessun vantaggio economico. Sono anni che veniamo coinvolti in beghe locali dove tutti si azzuffano sui terreni destinati allo stadio, siamo sempre stati rassicurati che le cose procedevano e fino ad oggi ancora non si è arrivati a conclusione; noi abbiamo aspettato i tempi dettati da altri. Io credo che se viene considerato un così grande affare lo stadio dovrebbe farlo il Comune, noi saremmo più contenti. Andate voi a chiederlo al Sindaco. Tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi è stato fatto per passione verso la nostra Società, passione in cui sono coinvolti fratelli, figli e nipoti della mia famiglia, passione che gestiamo dentro di noi soprattutto quando i momenti non sono dei migliori".

Quindi, "se qualcuno cerca un capo popolo 'cazzaro' non venga a cercarlo a casa nostra. Io, quando penso ai tifosi del resto, penso a quelli veri che, come noi, amano la Fiorentina e gioiscono e soffrono continuando sempre a sostenerla. Mi auguro che tutti quelli che hanno messo in piedi questo casino assurdo ed i loro ispiratori abbiano delle soluzioni concrete da portare per il futuro della Società perché un minuto dopo la fine del campionato ci saranno molte cose che noi vogliamo affrontare con civiltà ma con assoluta chiarezza, determinazione e consapevolezza di quello che vogliamo fare. Non basta appendere striscioni nella notte, offendere utilizzando l’anonimato o urlando nascosti in mezzo ai gruppi. In parole povere, assumetevi le vostre responsabilità come noi abbiamo sempre fatto: avete messo in piedi un enorme casino ora gestitelo. Fate vedere a noi cosa sapete fare voi".

Una lettera scritta alla vigilia di una partita casalinga che, come era evidente, non è potuta che finire con una sconfitta per i viola, visto che giocare in un clima del genere non è facile per nessuno. Una lettera che vuol dimostrare ai fiorentini che loro adesso valgono poco o nulla e che, se vogliono trovare un nuovo proprietario per la squadra, è opportuno che trovino qualcuno in grado di risarcirli..  perlomeno di degli oltre 220 milioni speso finora fin dal 2003. 

E lo stesso i Della Valle. Se vogliono rientrare dell'investimento fatto non possono certo pretendere di far fallire una squadra o di venderne tutti i giocatori, per lottare per la salvezza. Una situazione assurda e paradossale, ma comunque in linea con la storia e lo "spirito" di Firenze,