Questo il comunicato odierno di Atlantia introdotto con la seguente nota:
Facendo seguito a quanto comunicato in data 15 ottobre 2019, preso atto della mancanza di significative evoluzioni nelle problematiche rappresentate in tale data, la Società informa quanto segue...
Following on from the announcement of 15 October 2019, having noted the lack of any significant developments in relation to the issues raised at that time, the Company announces that, as things stand, the conditions that need to be met in order for Atlantia to be able to take part in a consortium, set up to put together a binding offer for Alitalia, do not as yet exist. In any event, Atlantia continues to be willing to engage in the process of identifying an industrial partner and reaching agreement on a solid, long-term business plan for the turnaround of Alitalia.
"A seguito dell'annuncio del 15 ottobre, preso atto della mancanza di significativi sviluppi in relazione ai problemi evidenziati a quella data, l'azienda fa sapere che, stando così le cose, non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l'adesione di Atlantia al consorzio finalizzato alla presentazione di un'eventuale offerta vincolante su Alitalia. Comunque, Atlantia resta in ogni caso disponibile a proseguire il dialogo per l'individuazione di un partner industriale e per la definizione di un business plan condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia".
Pare di capire, quindi, che l'ennesima "proroga" concessa dal Mise per l'Alitalia dovrà essere di nuovo "prorogata", visto che il piano di Delta non è condiviso da Atlantia e che la Lufthansa, prima di investire anche un solo euro, vuole avere certezze sul risanamento dell'azienda o almeno sulle modalità per perseguirlo.
Pertanto, anche questa crisi non certo creata da questo governo, contribuirà comunque alla sua destabilizzazione, visto che all'orizzonte non sembrano esserci le condizioni per un qualsiasi accordo, con Alitalia che continua a perdere 1 milione di euro al giorno.
E vista la situazione, i sindacati confederali di categoria - Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl Trasporto aereo - hanno indetto uno sciopero nazionale del trasporto aereo per venerdì 13 dicembre, per protestare sulla crisi di Alitalia ancora irrisolta, sul rifinanziamento del fondo di solidarietà per il trasporto aereo e sulla situazione generale del settore, con la richiesta a tutti gli operatori di applicare il contratto nazionale.