Vivendo, panglossianamente, nel migliore dei mondi possibili, non potevano non accorgeresene sia i consumatori che le imprese, che a giugno 2017, sulla base dell'indice del clima di fiducia pubblicato dall'Istat mostrano tutta la loro soddisfazione sul futuro del paese facendo registrare dei dati in aumento, rispettivamente di un punto percentuale (con i consumatori che passano da 105,4 a 106,4) e di 0,2 punti di percentuale (con le imprese che passano da da 106,2 a 106,4).

Secondo i consumatori, l'Italia è quasi diventata il paese di Bengodi con il clima di fiducia che si estende a tutte le componenti di rilevazione, seppure con intensità diverse: il clima economico e il clima futuro registrano un incremento più marcato passando, rispettivamente, da 122,0 a 123,6 e da 106,6 a 107,6; il clima personale aumenta da 100,2 a 100,9 e quello corrente passa da 105,2 a 105,7.

Ma i giudizi e le aspettative dei consumatori che riguardo la situazione economica del Paese migliorano, mentre continuano ad aumentare, per il terzo mese consecutivo, anche le aspettative sulla disoccupazione.

Anche le imprese registrano aumenti del clima di fiducia in ogni settore. Con riferimento alle imprese, nel mese di giugno il clima di fiducia aumenta da 106,9 a 107,3 nel settore manifatturiero e da 128,1 a 129,8 nelle costruzioni; per quanto riguarda i servizi, il valore dell'indice si attesta a quota 106,0 da 105,6. Risulta curiosamente in controdenza solo il settore del commercio al dettaglio, dove l'indice diminuisce di oltre 2 punti, passando da 111,1 a 108,9. Una singolarità visto che i consumatori che ritengono che in Italia vada tutto bene, in realtà, per i commercianti al dettaglio, sembra che acquistino sempre di meno.

Per quanto riguarda il manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini mentre si registra un lieve calo delle attese sulla produzione; le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, i giudizi sugli ordini migliorano e le aspettative sull'occupazione sono in diminuzione.

Nei servizi, aumentano le aspettative sugli ordini e i giudizi sull'andamento degli affari sono in deciso miglioramento. Invece, i giudizi sugli ordini sono in peggioramento.

Nel commercio al dettaglio si registra una diminuzione del saldo relativo alle vendite correnti ed aumenta quello relativo alle aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo.