«Signore e Signori, Capi delegazione dei 27 Paesi dell’Unione Europea e delle Istituzioni europee, sono onorata di darvi il benvenuto a nome della città di Roma.

Sessanta anni fa qui a Roma prese il via una avventura straordinaria. I padri fondatori della Comunità Europea - animati da uno spirito rivoluzionario non scontato – misero da parte le distanze tra Stati che avevano portato alla guerra. E diedero vita ad un progetto visionario con l’obiettivo di garantire pace e benessere agli Europei. [...]

Lavoriamoci tutti insieme, aprendo porte e cuore ai cittadini. Solo con la partecipazione di tutti l’Europa sarà legittimata. L’unione può essere maggiore della somma delle sue parti. Questo concetto è alla base della cultura europea, all'interno della quale le diversità trovano valorizzazione nel rispetto delle identità nazionali.

Al Parlamento di Strasburgo, nel 2014, Papa Francesco ha chiesto: “Che cosa ti è successo Europa?”. Tante sono le risposte. Ma il Pontefice ha sottolineato che “le difficoltà possono diventare promotrici potenti di unità”. E' questa l'opportunità della nostra generazione.

Sono presenti forze di coesione e di disgregazione. E’ fisiologico che sia così. Importante, però, è dare risposte concrete a chi denuncia insofferenza. Così è nata l'Europa: dalle richieste dei cittadini che i nostri padri fondatori hanno avuto il merito di saper ascoltare.»

Con queste parole, Virginia Raggi ha accolto alle 10 nel Palazzo dei Conservatori in Campidoglio i capi di Stato e di Governo intervenuti a Roma per le celebrazioni del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma.

Il saluto della sindaca della capitale, però, non è stato trasmesso nella diretta della RAI. Una stranezza, a dire il vero, difficilmente spiegabile, che è stata catalogata dai 5 Stelle come censura. Infatti, mandare in onda la pubblicità al posto del benvenuto in una cerimonia di cui si trasmette la diretta è oggettivamente impensabile.

Come si conviene in casi simili, si sono susseguite le smentite dell'azienda di Stato e le reciproche accuse tra 5 Stelle e Partito Democratico, che stavolta hanno visto una variante ai temi che la quotidianità ci ha abituati. In ogni caso, di seguito è disponibile il filmato con le parole di benvenuto di Virginia Raggi.

 

Ai discorsi di rito del tutto scontati, esclusa la gaffe del presidente del Consiglio Gentiloni che ha sbagliato anniversario togliendo ben 10 anni alla ricorrenza catalogandola così come cinquantenario, è seguita la cerimonia delle firme, al termine della quale i 27 leader europei si sono diretti al Quirinale, ospiti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel pomeriggio, i cortei delle varie associazioni che si sono date appuntamento per "suggerire" agli attuali capi di Stato e di Governo le vie da percorrere per un'Europa diversa dall'attuale e più vicina allo spirito originario che nel 1957 diede il via ai trattati per l'Unione.