"Il centrodestra propone ai capigruppi parlamentari un comune percorso istituzionale che consenta alla coalizione vincente (il centrodestra) di esprimere il presidente del Senato e al primo gruppo parlamentare M5S il presidente della Camera. A tal fine anche per concordare i nomi i leader del centrodestra invitano le altre forze politiche ad un incontro congiunto domani".

Quello sopra riportato è il contenuto di una nota congiunta di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, diffuso alle agenzie di stampa, riguardo l'esito dell'incontro conclusosi nel primo pomeriggio di mercoledì sulla linea da seguire in relazione alle decisioni politiche da prendere nei prossimi giorni in relazione a presidenza delle Camere, consultazioni con Mattarella e possibili alleanze di governo.

Di cosa si sarebbe discusso lo aveva detto Crosetto, Fratelli d'Italia, in una trasmissione tv su La7. E visto che notoriamente Crosetto non è uno che si affidi a sottigliezze lessicali di qualsiasi genere, non ci sono motivi per non credergli.

In quello che è da considerarsi comunque una sorta di déjà vu, un vero e proprio ritorno al passato, Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si sono ritrovati a Palazzo Grazioli, ex residenza romana di Berlusconi e sede della presidenza di Forza Italia. Oltre allo stesso Berlusconi erano presenti Niccolò Ghedini, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti ed infine Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.

In base alle premesse di Crosetto, le conclusioni dell'incontro appaiono comunque deludenti, visto che la decisione di lasciare la Camera ai 5 Stelle e di pretendere il Senato per il centrodestra era scontata perché risaputa, oltre che ovvia. Il centrodestra, infatti, ha un numero di seggi sufficienti per eleggere autonomamente il proprio candidato a partire dalla quarta riunione.

E per quanto riguarda gli altri nodi politici nazionali? Siamo sempre in alto mare... almeno ufficialmente, mentre dichiarazioni di corridoio indicherebbero un Berlusconi che, dopo aver minacciato di fuggire dall'Italia in caso di vittoria dei 5 Stelle, adesso sarebbe pure disposto ad un governo insieme agli "odiati" grillini.

In compenso, gli alleati di centrodestra sembrano aver trovato la famosa "quadra" per le questioni politiche locali. Così, il candidato ufficiale alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia alle prossime regionali sarà Massimiliano Fedriga. La decisione è stata presa presa all'unanimità.

Che ruolo tale scelta potrà poi avere nel domino delle nomine agli incarichi politici nazionali da ricoprire nelle prossime settimane lo scopriremo a breve.