Non sono ancora stati rilasciati i 620 i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane, come parte del settimo lotto della prima fase di cessate il fuoco a Gaza, in cambio di 6 prigionieri israeliani.

Tra le persone che dovranno esser liberate, 151 sono condannate all'ergastolo e a pene elevate. 43 prigionieri sono destinati a tornare in Cisgiordania e a Gerusalemme, 97 sono destinati ad essere deportati all'estero, gli altri saranno rilasciati a Gaza. Di questi ultimi, 11 erano stati catturati prima del 7 ottobre.

Tra coloro che oggi, si presume, riacquisteranno la libertà vi è anche Diaa al-Agha, il prigioniero più anziano della Striscia.


In precedenza, le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, in mattinata avevano liberato sei prigionieri israeliani. Il primo rilascio è stato effettuato a Rafah, dove sono stati liberati Tal Shoham e Avra ​​​​Mengistu. Successivamente, a Nuseirat,  sono stati consegnati alla Croce Rossa Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert. Il sesto, Hisham Al-Sayed, è stato liberato a Gaza City senza alcuna cerimonia.

A Nuseirat, durante il suo rilascio, il soldato israeliano Omer Shem Tov ha baciato sulla testa due miliziani delle Brigate al Qassam. Lo scatto, che documenta un momento carico di simbolismo e significato, è interpretabile con il buon trattamento riservato ai prigionieri israeliani durante la loro detenzione a Gaza.

La scena ha mandato fuori di testa i media ebraici che hanno commentato ipotizzando che Omer Shem Tov sia stato drogato.


Venerdì sera alcuni funzionari della Croce Rossa hanno ricevuto da Hamas i resti del corpo di Sheri Bibas, fatta a pezzi a seguito di un bombardamento delle IDF, e li hanno consegnati alle autorità israeliane. Il corpo della donna avrebbe dovuto esser riconsegnato giovedì ma al suo posto, per errore, era stato consegnato quello di una donna palestinese, che probabilmente l'aveva in custodia e anche lei rimasta vittima del bombardamento. L'istituto forense israeliano ha confermato oggi che il corpo consegnato da Hamas a Israele venerdì sera appartiene a Sheri Bibas.

A questo punto, la propaganda dello Stato ebraico ha iniziato a diffondere la notizia che i bambini della famiglia Bibas siano stati uccisi a mani nude... una evidente menzogna per nascondere l'indignazione montante nell'opinione pubblica israeliana contro Netanyahu e il suo governo che, radendo al suolo Gaza, avevano deciso che i prigionieri israeliani fossero sacrificabili.

Questo il commento del portavoce di Hamas, Hazem Qassem: "Il Movimento di resistenza islamico Hamas condanna fermamente le false accuse veicolate dall'occupazione sionista circa l'uccisione dei bambini della famiglia Bibas da parte dei rapitori e il tentativo di accusare di ciò Hamas.Queste accuse non sono altro che bugie e invenzioni infondate e mirano a distorcere l'immagine della resistenza palestinese e a giustificare i crimini dell'occupazione contro il nostro popolo.La resistenza ha preservato le vite dei prigionieri con completa onestà e responsabilità, e ha aderito alla sua morale islamica e ai suoi valori umani. Non ha nemmeno fatto del male a un cane che era con una delle prigioniere, e ne ha mantenuto la sicurezza, il che riflette il suo profondo impegno verso i suoi principi morali e religiosi".Il portavoce di Hamas ha anche sottolineato che "queste false accuse non sono altro che un palese tentativo da parte della criminale occupazione sionista di manipolare i sentimenti delle famiglie dei prigionieri e di deviare la crescente rabbia popolare contro Netanyahu e il suo governo estremista terrorista".


Aggiornamento

Incredibilmente, dopo che oggi i prigionieri israeliani sono stati consegnati alla Croce Rossa, Israele in tarda serata non ha ancora effettuato la liberazione dei detenuti palestinesi.

Fonti di Hamas hanno affermato che le autorità carcerarie israeliane hanno aggredito pesantemente i detenuti palestinesi che hanno anche subito trattamenti degradanti.

Benjamin Netanyahu ha promesso un'azione decisa per garantire che tutti i prigionieri ancora detenuti a Gaza vengano riportati in Israele:

"Il governo di Israele è impegnato a continuare ad agire con decisione per riportare a casa tutti i nostri ostaggi: i vivi alle loro famiglie e i defunti a una degna sepoltura nel loro Paese", ha affermato il premier israeliano."Il mancato rispetto da parte dell'occupazione [israeliana] del rilascio del settimo gruppo di prigionieri previsto dall'accordo di scambio nei tempi concordati costituisce una palese violazione dell'accordo", ha replicato in una nota il portavoce di Hamas Abdel Latif al-Qanou.

La guerra a Gaza riprenderà? Sembra questa la volontà dei nazisionisti alla guida dello Stato ebraico.