Anche per le prossime ore la Protezione Civile ha diramato un avviso di allerta arancione per la Lombardia, per rischio temporali, mentre, sempre per la stessa ragione, l'allerta è gialla per parte di Valle d’Aosta, Piemonte, e sull'intero territorio di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

In sostanza, anche mercoledì, il nord è a rischio temporali. Un rischio, da qualche anno a questa parte mai da sottovalutare, a causa di fenomeni intensi che colpiscono gravemente zone circoscritte del territorio.

Ieri, a subire i maggiori danni dalla perturbazione comunque prevista e annunciata dalla Protezione Civile è stata la provincia di Lecco, ed in particolare il comune di Casargo, interessato da uno smottamento che si è verificato sul versante opposto a quello già franato lo scorso giovedì, causando l’esondazione del torrente Val di Corda.

Fango e detriti hanno sommerso il cimitero e alcune vie del Comune, finendo per danneggiare anche auto e mezzi che erano parcheggiati in strada. Ma il fango ha anche distrutto muri e recinzioni di molte abitazioni, alcune rimaste allagate, tanto che 80 persone hanno dovuto passare la notte in albergo.

Il sindaco di Casargo ha parlato di danni ingenti, anticipando la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità.

Altre situazioni critiche si sono registrate nei Comuni di Bellano, Dervio e Vendrogno.