L'Eurovision Song Contest, sabato scorso, è stato vinto da una cantante che potremmo definire un mix tra un'offerta da ipermercato (3x1) e la principessa Leila di Guerre Stellari. Perché Netta Barzilai, questo il suo nome, ha vinto? Perché era israeliana. Come la partenza del Giro d'Italia da Gerusalemme, anche la vittoria all'Eurovision Song Contest fa parte di un "pacchetto" per la promozione dell'immagine dello Stato ebraico in occasione della celebrazione del suo 70° anniversario.
Ma non è tutto. Per festeggiare al meglio il ricordo della rapina avvenuta ai danni del popolo palestinese, il governo Netanyahu, grazie alla complicità dell'amministrazione Trump (ben alimentata dall'enorme ottusità del presidente), ha potuto aggiungere al pacchetto delle celebrazioni anche lo spostamento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, con il suo implicito riconoscimento a capitale d'Israele, in barba alle risoluzioni Onu e ai trattati internazionali. Naturalmente, altri Stati, in cambio di benefici promessi o già ottenuti, seguiranno l'iniziativa. Primi tra tutti Guatemala e Paraguay.
Per il premier Netanyahu, un possibile delinquente (peraltro non l'unico in base a quanto accaduto nel recente passato,) sotto inchiesta per essere coinvoltoi in diversi casi di corruzione, il 70° anniversario della fondazione di Israele, che si celebra il 14 maggio, è sicuramente una vittoria politica, quasi un'apoteosi personale. Alla "festa", gli Stati Uniti sono rappresentati da Jared Kushner, amico da sempre della famiglia Netanyahu, e Ivanka Trump, rispettivamente genero e figlia del presidente Usa.
Non possono invece essere soddisfatti i palestinesi, ancora una volta danneggiati e derisi nel loro giusto rivendicare territori e diritti, a cui non rimane altro che manifestare, protestare e... farsi ammazzare, l'unico diritto in 70 anni riconosciuto loro da Israele.
Per protestare contro il 70° anniversario della nascita di Israele e per ricordare quello della Nakba che è fissato per il 15 maggio, i palestinesi hanno organizzato manifestazioni in tutti i territori.
E nella Striscia di Gaza, di nuovo, in migliaia si sono radunati presso le recinzioni del confine israeliano. L'IDF, per non venir meno alla politica del tiro al bersaglio, anche lunedì ha deciso di massacrare i manifestanti che secondo loro avrebbero potuto provocare un'invasione di Israele!
A fine mattinata, sarebbero già nove i palestinesi uccisi nella Striscia, secondo quanto comunicato dal locale ministero della Salute. Inutile riportare che a tali uccisioni, che possono tranquillamente essere definite degli assassinii, va aggiunto il numero di feriti, già quantificato in alcune decine.
Aggiornamento ore 13:00
Il ministero della Salute di Gaza ha portato a 16 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi al confine di Gaza.
Aggiornamento ore 14:00
Il ministero della Salute di Gaza ha portato a 28 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi, mentre sarebbero a centinaia quelli feriti dal fuoco israeliano. 35mila i palestinesi che stanno protestando a Gaza.
Aggiornamento ore 15:00
Il ministero della Salute ha comunicato che è arrivato a 38 il numero di palestinesi uccisi e 1703 feriti. Tra i morti, vi sono anche cinque minori sotto i 18 anni, una donna e un membro della difesa civile.
Riguardo ai feriti, 27 sono in condizioni critiche, 59 è il numero di quelli considerati gravi, 735 quelli con ferite non gravi e 882 i feriti lievi. I feriti comprendono 122 bambini, 44 donne, 11 medici e 11 giornalisti.
Secondo il ministero della Salute, 772 sono le persone colpite da proiettili, 3 da proiettili di metallo rivestiti di gomma, 91 da schegge, 100 coloro che riportano altri tipi di ferite e 737 le persone con difficoltà di respirazione a causa dei gas lacrimogeni.
Tra le persone colpite da proiettili, 65 sono quelle ferite al collo e alla testa, 116 nelle parti superiori del corpo più 48 quelli feriti alle spalle, 34 quelli feriti all'addome e al bacino, menmtre sono 651 quelli con ferite agli arti inferiori.
Aggiornamento ore 15:45
Il numero dei morti ha superato i 40. Alcune fonti parlano di 46 palestinesi uccisi.
Nel frattempo, Donald Trump punbblica il seguente tweet
Big day for Israel. Congratulations!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 14, 2018
Aggiornamento ore 17:30
Queste le "allucinanti" immagini della cerimonia messa in scena per il trasferimento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme:
#USEmbassyJerusalem https://t.co/f1SFvrkcAH
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 14, 2018
L'attributo allucinante è giustificato dal fatto che mentre andava in scena tale pantomima, l'esercito israeliano sparavano su manifestanti inermi ferendone a centinaia ed uccidendone 43, almeno in base all'ultimo rapporto del ministero della Salute.
In altre città della Cisgiordania dove si è manifestato sono stati registrati arresti (decine a Gerusalemme) e maltrattamenti da parte delle forze dell'ordine israeliane.
Aggiornamento ore 19:30
L'ultimo aggiornamento fornito dal ministero della Salute sul bilancio del massacro compiuto dai soldati israeliani al confine di Gaza è di 52 palestinesi uccisi e di oltre 2400 feriti.
In seguito a quanto accaduto questo lunedì, il presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ha dichiarato tre giorni di lutto e un giorno di sciopero generale nelle aree palestinesi, affermando che gli avvenimenti odierni dimostrano "il livello di crudeltà con cui Israele tratta il nostro popolo."