Donald Trump, durante la sua campagna presidenziale, per portare esempi concreti alle sua "idee" contro migranti e rifugiati aveva dichiarato che la Merkel stava portando alla rovina la Germania con le sue politiche migratorie definite "insane".

Come se non bastasse ha anche ripetutamente denunciato l'eccedenza commerciale della Germania con gli Stati Uniti, accusando anche Berlino insieme ad altri partner europei di non pagare abbastanza per supportare la Nato. Inoltre, Trump ha portato fuori gli Usa dagli accordi sul clima di Parigi...

Così, per la Germania, o meglio per la cancelliera Merkel che tra un paio di mesi si appresta a vincere le prossime politiche, l'America di Trump ha smesso di essere un paese amico, l'amico più importante fuori dall'Europa come veniva definito in precedenza, retrocedendo a semplice "partner".

Dove è scritto? Nell'ultimo programma elettorale - intitolato "Per una Germania in cui vivere bene e felicemente" - che Merkel e Seehofer, rispettivamente leader di CDU e CSU, hanno presentato lunedì per le elezioni politiche del prossimo 24 settembre.

Così Trump è riuscito a risultare indigeribile pure agli accomodantissimi democristiani tedeschi - da non considerare di certo degli arruffa popolo - che nel precedente programma elettorale usavano senza parsimonia alcuna il termine amicizia da utilizzare come appellativo per gli Usa di Obama!

In termini pratici, i tedeschi, per la loro politica estera, diventeranno ancor più europeisti, ma non nel senso di una UE dove vengano meno rigore e patti di bilancio - quelli rimarranno del tutto invariati - ma nel senso di un accordo più stretto con la Francia di Macron, con cui unitamente la Germania possa fare da traino al resto dell'Europa. Parole della Merkel... con buona pace della grandeur nostrana di alcuni pseudo statisti della provincia toscana.