DI  Vincenzo Petrosino - Oncologo Chirurgo - Salerno- 

Che l’ex Ilva sia una grande criticità ambientale, se non la più grande che abbiamo in Italia, non si può negare.

I cittadini di Taranto sono stati e sono sottomessi ad un carico di inquinanti serio, bilanciato dalla necessità di mantenere per quella città la fonte di reddito più importante

Una realtà a mio giudizio incancrenitasi con il tempo, supportata da un ragionamento sbagliatissimo, anche se fatto da molti: il progresso ha un prezzo.

Ho sempre sostenuto e scritto che se il progresso deve avere come prezzo,  questo non può e non deve mai essere anche un solo caso di cancro in un bambino o una malformazione o anche altre patologie. Così come non è giusto sacrificare una popolazione o un gruppo di persone per il presunto "bene nazionale".

Sempre forte deve essere il richiamo all'articolo 32 della Costituzione Italiana, lo stesso articolo tanto sbandierato dal governo durante la pandemia da Covid-19: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

L'articolo 32 non può e non deve essere "ballerino" ed essere applicato in un caso e non nell'altro. 

Dire no non significa fermare il mondo del progresso, dire no significa fare un passo indietro e rivalutare il modo con il quale si crede o si è creduto  di fare il progresso.

Tra l’altro, la pandemia da Covid-19 ci ha dimostrato ampiamente quanto siamo fragili e forse quanti errori abbiamo commesso credendoci al di sopra di troppe cose.

Forse è davvero il concetto di progresso che bisogna cambiare.

Bisogna cambiare il modo di pensare e costruire le opere impattanti sull’ambiente. È necessario  prendere in seria considerazione le  riconversioni e la vera eco-sostenibilità.

Costruire  opere che abbiano al centro la salute umana e non i guadagni e né tantomeno il PIL".

Forse oggi il Governo potrebbe fare un altro errore ed è quello di "semplificare le procedure per la costruzione di opere per aprire cantieri".

Troppo forti sono le spinte degli imprenditori e della politica, come dimostrano, ad esempio, la vicenda di Firenze, dove dopo due sconfitte al Tar e al Consiglio di Stato vogliono ancora fare l'ampiamento dell'aeroporto di Firenze, e quella di  Salerno con l'aeroporto Costa d'Amalfi

Insomma, progresso, ripartenza e sblocco opere non deve significare "costruzione di opere impattanti e inquinanti".  Semplificare molte procedure potrebbe anche farci rimpiangere tra decenni le scelte fatte.

Spesso la scienza non viene ascoltata dalla Finanza e dalla Politica , la stessa scienza alla quale  in questi mesi tanti nel mondo chiedono soluzioni per il Covid-19.

L'inquinamento ambientale è un Covid-19 silenzioso,  è una pandemia più invisibile e più lenta ma è esistente, è reale, non è fantascienza . L'umanità ha poco tempo per correre ai ripari.

Noi viviamo e interagiamo continuamente con l'ambiente, viviamo temporaneamente sulla terra per un breve periodo , come se occupassimo una multiproprietà  che abbiamo il dovere di lasciare integra e pulita ai nostri discendenti.

Ora come si legge sul sito di pacelink: Gli impianti di ArcelorMittal si stanno via via fermando. Le ragioni?La crisi del mercato e i problemi dello stabilimento di Taranto.  ArcelorMittal perde 2 milioni di euro al giorno, il doppio di quanti ne spenderebbe lo Stato, tenendo tutti i lavoratori in cassa integrazione o utilizzandoli in servizi di utilità sociale.
I dirigenti sembrano essere evaporati. Non rispondono neppure più alle telefonate. "Manager europei irreperibili al telefono", scrive infatti Affari Italiani. A chi come Salvini ritiene che occorra fare la voce grossa, "alzare il telefono e chiamare ArcelorMittal", il dato di realtà che emerge in queste ore di caos è che le comunicazioni si sono interrotte e gli impianti vengono via via fermati.

“Intanto il processo per disastro ambientale, avviato con l'ex procuratore Sebastio, va lentamente avanti. Mentre è stato arrestato il procuratore Capristo che era subentrato, ricevendo varie critiche dal leader dei Verdi Angelo Bonelli, che aveva chiesto al CSM di valutarne la sospensione nel luglio 2019”.

Fonte: www.peacelink.it/ecologia/a/47676.html#.XsY6ZzQsPEk.facebook


È Iniziata l'agonia dell'ex Ilva? 


Video Rai

www.rainews.it/tgr/puglia/video/2020/05/pug-arcelor-mittal-lascia-taranto-c765f0a3-afe1-43df-a2ea-d1ba18cb5b79.html

Per ulteriori informazioni: fai.informazione.it/006D0BDB-16A4-45F9-B5BC-AAE29E67CE3E/Qualsiasi-trattativa-sull-ex-Ilva-non-rendera-mai-giustizia-non-e-possibile-che-con-tutte-le-evidenze-scientifiche-si-continui-ad-avvelenare-la-gente