Scusate se mi permetto di usare questo spazio, forse in maniera inappropriata. Ma - sulla base dei molti commenti, che la notizia da me inserita sui musulmani ed i cristiani in preghiera insieme ha generato - vorrei francamente soffermarmi a riflettere e forse esplicitare al meglio un pensiero.

Abbiamo assistito nel corso del tempo a innumerevoli atti di violenza, in nome di una causa o di un'altra, ammantati di un colore o di un altro, questo in fondo ha poca importanza.

Ma come sempre accade, ed oggi più che nel passato, le storie che vivono nel mondo, magari anche accanto a noi, sono degne di attenzione solo per un istante, il giusto - diremmo - ed in effetti scivolano via senza colpo ferire.

Non ci soffermiamo mai a pensare fino in fondo la portata di un gesto, come anche di una parola e - per dirla tutta - del pensiero, che tutto il resto muove.

Capita così che quasi mai nulla venga approfondito fino in fondo, non ne abbiamo il tempo e forse (o quasi sicuramente) la voglia.

Soprattutto non abbiamo il tempo e certamente la voglia di interrogarci davvero, perché questo porterebbe alla luce la nostra pochezza e il costante bisogno di giustificarci, per rendere più sopportabile questo nostro essere non dentro le cose.

Non credo sia giusto giocare alla gara di chi è il più brano e il più buono, o il meno colpevole se preferite. 

Forse invece sarebbe il caso, a mio avviso, di trovare quel coraggio che ci manca per riconquistare la dignità di esseri umani.

Che non si sporcano le mani nascondendosi dietro paradigmi di fede, interessi economici, adesione ad un credo politico, solo per mascherare meglio la nostra essenza più profonda. Nessun estremismo è mail foriero di verità: Qualcuno disse che è proprio la verità a renderci liberi. Sarebbe ora di recuperarla. Evitando che a pagare siano come sempre i più deboli.