L’8 febbraio 2016 iniziano i 15 giorni di festeggiamenti, che in Cina celebrano il Capodanno cinese, noto anche come nuovo anno lunare, o festa di primavera.

La leggenda, da cui nasce il capodanno narra che in Cina viveva un terribile mostro, il Nian, che una volta ogni dodici mesi usciva dalla sua tana per divorare esseri umani. Per sfuggire alla sua spietata caccia, l’unica possibilità era spaventarlo con i rumori e con il colore rosso del quale era terrorizzato. E’ da questa storia che nasce il folcklore tipico cinese conosciuto in tutto il mondo.

I festeggiamenti di quest’anno, che celebrano l’entrata nell’anno della scimmia, come da tradizione si concentrano principalmente nei primi due giorni e si concluderanno con l’ultima parata di bambini che segna l’arrivo della luna nuova, la famosa festa delle lanterne.

Si tratta di una festività che si celebra non solo a Pechino, Honk Kong, Singapore o Shanghai ma anche in tutte le città dove la comunità cinese è una realtà presente ed attiva. Come ad esempio a Milano, dove in via Paolo Sarpi e nelle zone limitrofe si trova la più grande China Town d’Italia.

Qui infatti, con la celebrazione del Chun Jie, sarà possibile assistere a diverse esibizioni di strada tra le quali le famose sfilate di dragoni di stoffa accompagnati da figuranti in costume, icone del capodanno cinese.

Per chi poi volesse godersi anche la cena d’inizio anno – rigorosamente a base di ravioli e pesce se si vogliono rispettare le usanze cinesi – l’opzione migliore sarà sicuramente partecipare alla tradizionale festa tenuta presso il ristorante cinese Giardino Nuovo di via Cenisio Monte 83, da sempre punto di riferimento orientale a Milano.

Se invece si preferisce approfondire un aspetto più spirituale, Milano offre anche la celebrazione presso il tempio Shaolin Quan Fa, dove dalle ore 14.00 alle ore 18.00, il 13 febbraio, a 5 giorni dall’inizio ufficiale, si terrà un seminario sul valore sociale dei 5 principi buddhisti Shaolin seguiti da un festeggiamento del capodanno