Non esaltanti i dati macroeconomici resi noti dall'Istat questo lunedì, relativi a produzione industriale e commercio estero a gennaio 2018.
Nel primo mese del 2018 la produzione industriale diminuisce, rispetto a dicembre 2017, del -1,9%. Il dato però migliora sulla base del trimestre, novembre-gennaio, con l'indice che aumenta dell'1% rispetto al periodo immediatamente precedente.
Ancor meglio il dato se si raffronta a quello corrispondente del 2017 con un +4%, con aumenti significativi nei raggruppamenti dei beni di consumo (+8,6%), dei beni strumentali (+7,6%) e dei beni intermedi (+6,2%), mentre si registra una diminuzione marcata per il comparto dell'energia (-15,1%).
Dati non certo esaltanti anche per gli indici dei volumi e dei valori medi unitari del commercio estero e dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali.
A gennaio 2018, rispetto a dicembre 2017, entrambi sono in diminuzione: -4,4% per l'import e -2,5% per l'export.
La diminuzione è determinata dal calo delle vendite sia fuori dall'Europa (-3,8%) che al suo interno (-1,5%). Lo stesso vale per la flessione degli acquisti: -4,6% per i paesi Ue e -4,1% per quelli extra Ue.
Sul trimestre, l'export cresce del +1,7% rispetto al periodo immediatamente prcedente, con un incremento più ampio per i paesi extra Ue (+3%) rispetto a quelli Ue (+0,7%).
Sui 12 mesi, a gennaio 2018 il dato è in aumento del +2,7% per l'export e del +3,1% per l'import.
I principali mercati di sbocco si sono rivelati Spagna (+10,7%) e Germania (+9,8%), ma è da segnalare una marcata crescita, sui 12 mesi, delle esportazioni verso Svizzera (+22,0%), Regno Unito (+8,6%) e Francia (+8,4%).
A gennaio 2018, il saldo commerciale è pari a -87 milioni (-575 milioni a gennaio 2017). Al netto dell'energia, si registra però un avanzo di 3 miliardi di euro.
Nel mese di gennaio 2018 l'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e dell'1,5% nei confronti di gennaio 2017.