Mentre in Italia una parte politica si ostina a negare la pericolosità del contagio da coronavirus attribuendo la responsabilità dei nuovi casi all'arrivo dei migranti dal Nord Africa, la pandemia ha ripreso a correre in Europa con dati in alcuni paesi davvero allarmanti.

Ieri in Spagna sono stati registrati più di 5.000 nuovi casi di contagio, un terzo dei quali a Madrid, con un aumento dei ricoveri, anche in terapia intensiva.  C'è stato, infatti, un incremento dell'8% in 24 ore e si è passati dai 1.016 di lunedì ai 1.096 di martedì, con i ricoveri in terapia intensiva saliti da 56 a 65.

Ufficialmente, le persone morte con coronavirus in Spagna sono 28.670 su 364.196 contagiati. Naturalmente, la cifra si riferisce a quanti sono deceduti dopo essere stati riconosciuti positivi al tampone. Quindi il bilancio effettivo delle vittime della pandemia è notevolmente più alto (come in Italia, anche se non viene ricordato) e secondo l'Istituto Sanitario Carlos III è di oltre 44mila.

In questo momento la Spagna è diventata, in Europa, il Paese con il maggior numero di contagiati da coronavirus per 100mila abitanti.

Dopo la Catalogna, anche La Comunità di Madrid ha imposto la chiusura dei locali notturni (bar e discoteche) e il divieto di fumare in strada dalla mezzanotte di giovedì. 

Situazione complicata anche in Germania, dove martedì il numero di nuovi casi di coronavirus è stato di 1.510, portando il totale a 226.914, in base ai dati riportati dall'Istituto Robert Koch. Anche il bilancio delle vittime è cresciuto con 7 nuovi decessi che hanno portato il totale a 9.243.


In tutta Europa il totale dei contagiati è arrivato a 3.507.626, con 210.145 persone finora decedute con Covid.