È atterrata a Woomera, in Australia, la capsula giapponese rilasciata da Hayabusa-2 che ha riportato sulla terra  i frammenti di  rocce prelevate su Ryugu, un asteroide che si pensa contenga acqua, della grandezza di circa un chilometro.

Queste spedizioni che sembrano fantascientifiche servono agli scienziati per conoscere non solo i corpi celesti quali gli asteroidi, ma andare alla ricerca di informazioni su come si sia formata la Terra e se esistano sostanze organiche nei corpi celesti.

Inoltre, queste spedizioni sono importanti anche per capire come e se sia possibile, in futuro, deviare dalla sua traiettoria un asteroide che si dirige verso la terra.

La sonda era partita il 3 dicembre 2014 e nel 2019, tra febbraio e luglio, ha raccolto due campioni dall'asteroide Ryugu.

Il primo campione di rocce è stato prelevato direttamente dalla superficie, il secondo in profondità, dopo aver creato un cratere che ha permesso di portare in superficie materiale non alterato dalle radiazioni cosmiche.


La sonda-madre, Hayabusa-2,  dopo aver rilasciato il suo prezioso carico mentre si avvicinava alla Terra sta procedendo  verso un minuscolo asteroide di 30 metri  chiamato 1998KY26, dove arriverà nel 2031.


Se scoprissimo che gli elementi costitutivi della vita, gli aminoacidi, sono presenti  su un asteroide, ciò significherebbe che forme di vita nell'Universo potrebbero essere più comuni  di quanto si possa pensare.

In realtà La Terra e gli altri pianeti si sono formati da piccoli corpi rocciosi in un disco di gas, ghiaccio e polvere chiamato "nebulosa solare". Gli asteroidi sono gli "avanzi" di tale processo, rimasti identici dal giorno della loro formazione. Ecco perchè si studiano con tanto interesse.