Solo 30 giorni per ottenere un’autorizzazione: sono i tempi medi della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Messina dopo l’introduzione della nuova piattaforma telematica per le autorizzazioni paesaggistiche, che dallo scorso mese di agosto regola i flussi delle istanze presentate agli uffici.

In poco più di sei mesi sono state 1.452 le pratiche acquisite attraverso il nuovo portale, di cui 1.046 già smaltite, con una percentuale di evasione del 72% del carico di lavoro complessivo. La Soprintendenza di Messina, insieme a Siracusa (che ha attivato il processo in via sperimentale nel marzo scorso), Catania e Palermo, è una delle quattro Soprintendenze regionali in cui è stata avviata la “rivoluzione amministrativa”, con un significativo passo avanti nei tempi di definizione delle procedure autorizzative.

Gli effetti sono tempi ridotti, maggiore celerità nell’esame delle pratiche e servizi più funzionali per i professionisti, che non sono più costretti a recarsi nel capoluogo dai 108 comuni che costituiscono la provincia, ma che possono effettuare le loro richieste on-line e seguirne l’iter, con un alto indice di trasparenza e celerità dei processi. “La semplificazione delle procedure amministrative e la riduzione dei tempi di attesa per le autorizzazioni da parte delle Soprintendenze di tutta la Sicilia – evidenzia l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà – è una priorità politica.

La certezza e la celerità di evasione delle pratiche consentono di erogare un servizio al cittadino in modo più funzionale ed efficiente. I dati positivi della Soprintendenza di Messina vanno proprio in questa direzione”.

“L’attivazione del nuovo portale – aggiunge la Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Messina Mirella Vinci – ha dato una svolta all’attività degli uffici. La presentazione dei carteggi on-line secondo modelli standard ha ridotto, infatti, i disservizi, evitato ai professionisti inutili viaggi e ottimizzato il tempo di lavorazione delle singole pratiche. Un processo virtuoso che ha già mostrato i suoi vantaggi nella drastica riduzione dei tempi di evasione delle pratiche che oggi, in media, sono di circa 30 giorni”. Parallelamente nel 2021 la SopME ha smaltito il carico di lavoro cartaceo relativo alle autorizzazioni del primo semestre pre-Portale e sono state redatte 223 perizie di indennità pecuniarie finalizzate al rilascio delle sanatorie, con un introito alle casse regionali di oltre 750 mila euro.

La rivoluzione informatica si estenderà nell’arco dei prossimi mesi anche alle altre Soprintendenze della Sicilia, dove le richieste di autorizzazioni previste dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio potranno essere presentate esclusivamente attraverso il Portale paesaggistica.sicilia.it, restando l’uso del formato cartaceo e della @pec limitato alla sola integrazione delle pratiche presentate in precedenza. Il coordinamento delle attività del Portale è affidato all’avvocato Mario Parlavecchio, responsabile delle Piattaforme del Dipartimento regionale Tecnico.