Sembrerebbe proprio che la minaccia di un attacco terroristico che ha indotto le autorità di Los Angeles a chiudere tutte le scuole, lasciando a casa 640.000 studenti non sia stato altro che un falso, ispirato dall'ultimo episodio della serie televisiva Homeland, trasmesso domenica sera sul canale Showtime. La serie, ormai giunta alla sua quinta stagione e trasmessa in Italia sui canali satellitari di Sky, vede come protagonista un'agente della CIA, Carrie Mathison, affetta da un disturbo bipolare, in lotta contro il terrorismo di matrice islamica. L'ultima puntata andata in onda negli Stati Uniti, l'undicesima, mentre in Italia siamo ancora alla settima, termina proprio mentre Carrie tenta di sventare un attentato a base di gas nervino, all'interno della metropolitana di Berlino. La mail, inviata lunedì mattina alle autorità scolastiche non solo di Los Angeles, ma anche di New York, conteneva proprio la minaccia di un attentato a base di gas nervino. A New York si sono rifiutati di chiudere le scuole, ritenendo la minaccia troppo generica e inattendibile e che la chiusura delle scuole avrebbe creato solo un disservizio alla popolazione. A Los Angeles, invece, si è registrata una reazione sopra le righe, dovuta anche alla recente strage di San Bernardino, benché anche lì fossero stati in molti, compresa la FBI, a ritenere la minaccia poco credibile. Del resto, nella mail il nome di Allah veniva scritto tutto in lettere minuscole e non c'era traccia di citazioni dal Corano. Un fatto piuttosto insolito per degli islamici, soprattutto se radicali. La chiusura delle scuole, riaperte nella giornata di mercoledì, è costata ai contribuenti della California ben 29 milioni di dollari.