All'Olimpico, domenica sera, l'impensabile è accaduto in 4 minuti: il rigore con cui al 78' Icardi ha riportato in parità l'Inter sul 2-2, l'espulsione di Lulic al 79' per doppia ammonizione e la rete di testa di Vecino su calcio d'angolo all'81'.

A 12 minuti dalla fine del tempo regolamentare e dalla fine del campionato, la Lazio era qualificata per la Champions. Quattro minuti dopo l'Inter ha ribaltato il risultato, vincendo per 3-2, raggiungendo la Lazio in classifica e qualificandosi per la più prestigiosa delle coppe europee grazie al miglior risultato ottenuto negli scontri diretti.

Per dare ulteriore spazio alle "stranezze" di cui il calcio è spesso dotato non si può neppure dimenticare che De Vrij, autore comunque di una bella partita, è stato responsabile del fallo da rigore con cui ha atterrato il suo prossimo capitano, Icardi, dato che nella prossima stagione giocherà nell'Inter (contratto già firmato)!

«C’è grande delusione - ha detto l'allenatore della Lazio Simone Inzaghi - come giusto che sia, all’interno dello spogliatoio. Vista la prestazione offerta, non meritavamo di uscire sconfitti dal confronto. La gara di questa sera ci servirà da lezione perché dovevamo chiudere prima il discorso Champions.

Ho ringraziato personalmente i miei ragazzi, abbiamo giocato al meglio 55 partite riuscendo a vincere anche un trofeo. Siamo mancati nelle ultime due giornate di campionato, che sono state come finali, e questo sarà motivo di analisi e di crescita. Proprio in determinate partite dovevamo fare di più.»

La felicità dell'Inter nelle parole di Ranocchia, subentrato a D'Ambrosio poco prima della terza rete: «Abbiamo dato tutto e se sei uomo, ancor prima che calciatore, i risultati arrivano prima o poi. Sono stati tutti fondamentali e con i tifosi si è creato un rapporto speciale, ci hanno sempre sostenuto e sono venuti qui per giocarsi questa finale insieme a noi. Per fortuna abbiamo vinto. Ringrazio il mister per averci riportato in Champions League, bravo lui e bravi tutti. Se non mi avesse messo dentro sarei entrato io.»