L'artista serba ha rielaborato una sua opera del 2001, The Hero, che sarà trasmessi sui megaschermi delle grandi città Marina Abramović è pronta per la sua prossima sperimentazione artistica: gli Nft. La grande artista contemporanea, pioniera della performance art che fin dagli esordi negli anni Settanta ha costantemente ridefinito il rapporto tra pubblico e performer, sta preparando ora il suo prossimo progetto artistico che la vedrà alle prese con il mondo della blockchain.

Inizialmente scettica rispetto a queste nuove espressioni artistiche virtuali, l'artista serba si è dovuta ricredere: “Leggo molto sul Web3 e su cosa le nuove generazioni stanno facendo in questo spazio”, ha dichiarato a ArtNews: “Io so a malapena scrivere una mail e loro raccolgono milioni per aiutare le persone o salvare le foreste. Sono degli eroi".


A proposito di eroi, il progetto Nft sarà proprio legato alla riproposizione di una sua opera visuale divenuta iconica nel 2001, The Hero. Nel video originale, dedicato al padre allora recentemente scomparso e che si era distinto durante la seconda guerra mondiale, Abramović cavalca un cavallo bianco mentre tiene in mano una bandiera altrettanto candida, mossa scenograficamente dal vento.

Quello stesso video sarà riproposto quest'estate, dal 13 giugno al 13 agosto, su una rete di grandi billboard luminosi da Londra a New York passando per Seoul. Tutto ciò grazie alla collaborazione con il Cultural Institute of Radical Contemporary Art (Circa) di Londra, che appunto commissiona e mostra opera artistiche attraverso i megaschermi nelle principali piazze del mondo.

L'idea degli Nft è arrivata proprio adattando il video del 2001 ai nuovi più grandi formati urbani del 2022. Per crearli, Marina Abramović si affiderà a Tezos Blockchain, una tecnologia che si dichiara sostenibile: “Era importante per me che questi Nft fossero economici e sostenibili a livello ambientale”, ha detto lei.

La vendita di questi token virtuali andranno ad alimentare l'economia circolare messa in campo da Circa, che vuole appunto con questo metodo finanziare progetti di arte pubblica.

Per l'occasione Abramović ha riscritto anche il suo An Artist’s Life Manifesto del 2011, trasformandolo in The Hero Manifesto: “Gli eroi dovrebbero guardarsi dentro in profondità per cercare l'ispirazione. Più in profondità si guardano, più universale diverranno. Gli eroi sono universo”.