I massimi rappresentanti del sovranismo italico si sono compiaciuti due volte per il successo ottenuto sabato dalla nostra nazionale di calcio che, battendo l'Austria per 2-1, si è qualificata ai quarti di Euro 2020. 

Infatti, Matteo Bibì e Giorgia Bibò hanno potuto esaltarsi sia per la vittoria degli azzurri, sia per il fatto che all'inizio della partita i calciatori italiani non si siano inginocchiati contro il razzismo.

Così Bibì, che aveva definito demenziale il gesto, ha commentato prima dell'incontro:

Chiellini, capitano dell’Italia: “Non ci inginocchieremo”. Applausi e forza Azzurri, viva lo sport e la Libertà.

Così lo stesso Bibì dopo l'incontro:

Maria Giovanna Maglie: "Li voleva tutti inginocchiati Enrico Letta. Ci vorrebbe tutti inginocchiati".Boldrini, Saviano, Letta… Ma davvero non riuscite a guardarvi una partita di pallone senza fare polemica o politica? Viva la Libertà, sempre, e forza Azzurri.

Bibò, invece, è intervenuta sull'argomento in questo modo:

In piedi, a testa alta contro ogni razzismo e ogni demagogia. Fieri di questa Italia! Forza azzurri!  L’Italia ha vinto! In piedi, contro ogni polemica e imposizione. Si vola ai quarti di finale, forza azzurri.  

Non solo... Bibò ha trovato pure quello di sinistra (Federico Rampini) che dà ragione alla destra per dimostrare la presunta razionalità della canea su un gesto che dovrebbe essere invece applaudito.

Ma Bibì e Bibò possono stare tranquilli per il futuro?

Mica tanto, in base a quanto dichiarato da Capitan Cocoricò, Giorgio Chiellini, che intervistato prima della partita, nell'ordine, ha spiegato:

- che la nazionale ieri non si è inginocchiata perché non sono arrivate richieste in tal senso;

- che al prossimo incontro se gli avversari lo chiedessero, i calciatori italiani si inginocchieranno come gesto di sensibilità e solidarietà;

- che la nazionale, insieme alla Federazione, cercherà sicuramente di "combattere il nazismo in altro modo" con delle iniziative nei prossimi mesi.

Da capire se Chiellini abbia detto nazismo invece di razzismo perché si è confuso o se inconsciamente abbia identificato come nazista la volontà da parte di alcuni di voler essere o apparire deliberatamente o surrettiziamente razzisti.

Lapsus o no, anche se involontariamente, il capitano della nazionale ha riassunto dove stia effettivamente il problema. Bibì e Bibò fingono di non comprenderlo, arrampicandosi sugli specchi per giustificare l'ingiustificabile.

Bibì e Bibò sono gli stessi che, pur non sapendo neppure che cosa sia il vangelo o che cosa vi sia scritto, pretendono di sventolarlo come simbolo identitario perché le radici dell'Italia (e dell'Europa) sarebbero incontrovertibilmente cristiane. Lo stesso dicasi per il crocifisso nelle scuole... la cui imposizione, in quel caso, è sacrosanta e dovuta.

In politica l'incoerenza è l'arma del successo, specie in Paesi di smemorati e distratti come l'Italia.