La GAFI, il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale con sede a Parigi, ha deciso di includere anche Gibilterra nella lista grigia dei Paesi da mettere sotto “monitoraggio aumentato”.

Come spiega infatti il suo presidente Marcus Pleyer, l’industria  del gioco d’azzardo di Gibilterra e rivolta in particolare al pubblico straniero e deve essere seguita in maniera più scrupolosa; inoltre le multe contro chi non soddisfa i requisiti delle norme anti-riciclaggio sono ancora troppo rare e non sufficientemente severe.

In definitiva, per poter uscire dall’elenco dei Paesi a rischio Gibilterra dovrà “intrapredere una serie di passi, concentrandosi su coloro che controllano il sistema finanziario, tra cui gli operatori del gioco d’azzardo e gli avvocati”. Per il governo della “Rocca” è stato un duro colpo: sostiene infatti di aver lavorato molto negli ultimi anni per conformarsi agli standard richiesti e la GAFI stessa aveva stabilito il suo livello elevato di impegno politico. Ma non è bastato: a Parigi vogliono risultati più importanti prima del maggio 2023, quando aggiorneranno la lista.

Per ora su Gibilterra pesa forse la tradizionale reputazione di paradiso fiscale, un “territorio d’oltremare” della Gran Bretagna che ha sempre goduto di uno status speciale.