In occasione dell'ultimo Consiglio europeo Save the Children si è rivolta ai Capi di Stato e di Governo dell'Unione affinché garantiscano risorse per i minori in situazioni di deprivazione socio-economica nel continente.

Dato che l'argomento trattato nel Consiglio è il bilancio dell'Unione per il periodo 2021-2027, l'ong ha lanciato un appello perché i diritti dei minori siano al centro dell'agenda politica.

La povertà minorile in Europa, infatti, rappresenta una grave emergenza che deve essere messa immediatamente al centro delle politiche Ue, considerando che raggiunge quasi 23 milioni il numero di bambini a rischio povertà ed esclusione sociale. Sono bambini e adolescenti costretti a crescere in condizione di grave disagio abitativo, in case senza i servizi fondamentali, senza riscaldamento, elettricità e/o acqua calda, senza la possibilità di consumare quotidianamente pasti nutrienti e con un limitato accesso ad un'istruzione di qualità.

«I bambini che crescono in condizioni di povertà sono più esposti alla dispersione scolastica, con conseguente svantaggio al momento dell'entrata nel mercato del lavoro, alti tassi di disoccupazione, bassi salari o lavori precari. È quanto mai necessario assicurare una Child Guarantee europea, un'iniziativa volta a contrastare la povertà minorile e l'esclusione sociale dei bambini. La stessa Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, l'ha infatti indicata come un obiettivo di lavoro della Commissione per i prossimi anni», ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Nel frattempo, il Parlamento Europeo ha deciso di destinare 5,9 miliardi di euro del Fondo Sociale Europeo dal 2021 al 2027 (il 6% delle risorse del Fondo) al contrasto della povertà educativa minorile nell'Unione.

Save the Children, inoltre, ha invitato gli Stati dell'Unione a distinguersi nella difesa del multilateralismo, impegnandosi in prima linea anche su temi quali l'aiuto allo sviluppo, la povertà globale, le disuguaglianze, la crisi climatica.