Red Canzian, storico bassista dei Pooh, ha sempre avuto un sesto senso per i talenti emergenti. La sua testimonianza sui Måneskin è una celebrazione di come la passione e l’impegno possano trasformarsi in successo. «Li ho conosciuti quando suonavano per strada a piazza del Popolo, a Roma. Gli ho anche allungato dieci euro: erano talmente bravi che non potevi non notarli», racconta con un sorriso nostalgico, rievocando i primi passi della band.
Quella che era una semplice esibizione in strada si è rapidamente evoluta in un'esperienza straordinaria. Con il loro stile audace e la loro musica travolgente, i Måneskin hanno conquistato cuori e palcoscenici in tutto il mondo. «Ora la mise è estrema, ma in fondo stanno giocando», osserva Canzian. La band, infatti, ha saputo mantenere il senso del divertimento e della spontaneità anche di fronte al clamore della fama. Ma la loro ascesa è stata rapida e vertiginosa: «Sono passati dalla strada ad aprire il concerto dei Rolling Stones. Un salto talmente grande che ci devi stare».
Canzian apprezza anche la personalità dei ragazzi: «Hanno una bella personalità e non si faranno fregare». Un segnale chiaro di come, nonostante il successo e le pressioni dell'industria musicale, i Måneskin riescano a rimanere fedeli a se stessi e ai propri valori. E qui entra in gioco un aspetto fondamentale: il loro atteggiamento verso la vita. «Il mondo è cambiato dai nostri tempi, però so per certo — da amici comuni — che i Måneskin sono bravi ragazzi, non si drogano». Questa affermazione di Canzian riempie di speranza e ammirazione, dimostrando che la band sa affrontare il successo senza lasciarsi travolgere dalle insidie che spesso questo comporta.
Una nota dolce e umana emerge quando parla del loro legame con le famiglie: «Più di una volta, finito il concerto, hanno preso un aereo privato per tornare a casa dai genitori, anche solo per un giorno». Questo gesto semplice e sincero testimonia quanto sia importante per loro rimanere ancorati alle proprie origini e ai propri affetti, nonostante la frenesia del tour e la vita da rockstar.
In conclusione, Red Canzian non può che esprimere orgoglio per i Måneskin, definendoli non solo talentuosi musicisti, ma anche persone di qualità. Questo è un messaggio importante per le nuove generazioni: la vera grandezza risiede nella capacità di rimanere autentici e umani, anche sotto le luci dei riflettori.
Nome in codice: Maneskin, di Mimmo Parisi
Proprio dal mondo dei Maneskin è arrivato nelle librerie il romanzo Nome in codice: Maneskin (LINEA-R, pag. 248). Il libro dello scrittore Mimmo Parisi è ambientato in un contesto avvincente e contemporaneo, il romanzo è un intrigante poliziesco ispirato alla clamorosa ascesa della rock band Maneskin, esplosa durante il Festival di Sanremo nel difficile periodo del Covid.
Il protagonista, Pierre Rossi, è un poliziotto che si trova costretto a confrontarsi con una rete di intrighi e segreti quando viene assegnato come parte della scorta della celebre band. La situazione si complica ulteriormente con l’ingresso nella sua vita di Lidia, ex di Matteus Bank, misterioso antagonista noto per i suoi legami con la malavita. La relazione intensa e profonda con Lidia, si trasforma presto in un viaggio emotivo che mette a dura prova il senso di giustizia e le convinzioni di Pierre.