Ahed Tamimi, 17 anni, icona della protesta civile del popolo palestinese è stata rilasciata domenica 29 luglio, dopo aver trascorso ben otto mesi in un carcere israeliano.

Ahed era stato arrestata all'alba del 19 dicembre 2017, prelevata dalla sua abitazione perché un paio di giorni prima aveva "osato" schiaffeggiare e prendere a calci un soldato israeliano che era entrato nel cortile di casa sua, nel villaggio di Nabi Saleh, a nord di Ramallah. Poco prima l'IDF aveva ferito gravemente alla testa un suo cuginetto.

Narimam Tamimi, sua madre, che aveva ripreso la scena e l'aveva pubblicata su Facebook - il video della bambina che affronta un soldato israeliano armato fino ai denti era diventato virale - era stata arrestata ed anche lei, oggi, è stata rilasciata.

Secondo quanto dichiarato al quotidiano Haaretz da Bassem Tamimi, padre di Ahed, la sua famiglia, dopo averla accolta al checkpoint di Jabbara a sud di Tulkarem, proseguirà per Ramallah per mettere una corona sulla tomba del presidente Yasser Arafat.

Successivamente, il gruppo si recherà a casa, a Nabi Salah, dove ci sarà una festa e, in serata, si terrà una conferenza stampa.


Curiosità di contorno. Sabato, la polizia di frontiera israeliana ha arrestato due artisti di strada italiani ed uno palestinese mentre stavano dipingendo un murale con il volto di Ahed Tamimi a Betlemme, sul muro che separa lo Stato di Israele dalla Cisgiordania.


Il presidente Mahmoud Abbas, nel primo pomeriggio, ha ricevuto Ahed Tamimi e la sua famiglia nel quartier generale presidenziale di Ramallah, come riportato dall'agenzia di stampa ufficiale dell'ANP.

Il Presidente ha elogiato Ahed, indicandola come un modello della lotta palestinese per la libertà, l'indipendenza e la sovranità.

Ha sottolineato che la resistenza non violenta rappresentata da Ahed ha dimostrato di essere un'arma ideale e vitale per affrontare la repressione dell'occupazione israeliana.