Sono 50 anni che gli israeliani stanno occupando militarmente Gerusalemme Est e la Cisgiordania. Per gli israeliani questa è una ricorrenza da celebrare.

Per tale motivo, all'inizio di questa settimana, il premier Benyamin Netanyahu è andato a festeggiare l'evento partecipando alle celebrazioni dell'occupazione iniziata nel 1967 che hanno avuto luogo nell'insedimento di Barkan, una colonia in Cisgiordania che dista circa una cinquantina di km in linea d'area a nord di Gerusalemme.

Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da Netanyahu, così come sono state virgolettate dalle agenzie di stampa: «Siamo venuti qui [in Cisgiordania e Gerusalemme Est, ndr] per rimanerci per sempre. ... La Samaria [nome biblico del nord della Cisgiordania, ndr] è la chiave per il nostro futuro.»

Nel suo discorso, Netanyahu ha anche giustificato il diritto di Israele di controllare i territori palestinesi per impedire all’Islam radicale di minacciare il Medio Oriente.

In pratica, per chi avesse avuto ancora qualche speranza in proposito, la possibilità di un piano di pace tra Israele e Palestina che preveda una soluzione a due Stati sembra definitivamente tramontato.