L'Istat stima che il dato congiunturale dell'inflazione a luglio, al lordo dei tabacchi, sia identico a quello di giugno, facendo così registrare un aumento dello 0,4% del dato tendenziale, su base annua, che invece era del +0,7% a giugno. Il dato è peggiore rispetto alla stima preliminare che invece aveva valutato un +0,5%.

Perché l'inflazione è in calo? A causa dei prezzi dei Beni energetici regolamentati che sono diminuiti dal +4,3% di giugno al -5,2% di luglio, che solo in parte sono stati controbilanciati dall'accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +0,7% a +1,5%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,5% a +1,8%), anche a causa della flessione dei prezzi dei Beni durevoli (da -1,9% a -1,4%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale invece dal +0,4% al +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici passa dal +0,5% a +0,6%.

L'inflazione acquisita per il 2019 è +0,7% per l’indice generale e +0,6% per la componente di fondo.