«L’augurio – o, se vogliamo, il “sogno” – che vi affido con queste righe è che la imminente e complessa fase di rinascita economica – così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del neorealismo – sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno.»

Così il presidente Mattarella ha concluso la lettera di congratulazioni inviata alla presidente Detassis per i vincitori dell'edizione 2020, la 65.esima dalla sua istituzione, del Premio David di Donatello.»

E così si è espresso il ministro dei Beni culturali, Franceschini, intervenuto nel corso della manifestazione: «Mi sto impegnando 24 ore al giorno per il cinema. L'appello degli attori italiani è prezioso soprattutto per i volti meno conosciuti, lavoriamo per non lasciare indietro nessuno.»

I Premi David di Donatello, in questa edizione 2020, sono stati consegnati con una cerimonia trasmessa in tv e condotta da Carlo Conti, con i protagonisti che sono stati premiati però solo virtualmente... niente attori, niente pubblico.

Chi sono stati i vincitori?

Il premio per il miglior film se lo è aggiudicato Il Traditore di Marco Bellocchio che parla del pentimento di Tommaso Buscetta.

Sicilia, inizio anni '80. Lo sviluppo e la l'ascesa del commercio di eroina hanno scatenato una guerra di Mafia: Totò Riina e i Corleonesi contro le vecchie famiglie. Dall'altra parte del mondo, a Rio de Janeiro, Tommaso Buscetta si sente sotto assedio. A Palermo sono stati uccisi due dei suoi figli e suo fratello, ed ora il cerchio si sta stringendo attorno a lui. Tuttavia, prima che la Mafia riesca a raggiungerlo, è catturato dalla Polizia Federale Brasiliana. Si tratta di un arresto spettacolare: i titoli dei giornali parlano della cattura del "Boss dei due mondi". La sua estradizione è immediata. Per Buscetta il rientro in Italia equivale alla morte e, preso dalla disperazione, tenta di uccidersi con la stricnina, ma viene salvato all'ultimo momento. Ad attenderlo per riportarlo in patria c'è Gianni De Gennaro, il più fedele collaboratore del Giudice Giovanni Falcone. A Roma incontra Falcone e inizia a collaborare.

Lo stesso film ha visto premiare Bellocchio per la migliore regia, Pierfrancesco Favino come miglior attore protagonista e Luigi Lo Cascio come miglior attore non protagonista.

A Il Traditore è andato anche il premio come miglior sceneggiatura originale, scritta da Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella e Francesco Piccolo e quella per il Montaggio, aggiudicato a Francesca Calvelli.

Altra incetta di premi l'ha fatta il Pinocchio di Matteo Garrone con i cinque David per scenografia, effetti visivi, trucco, costumi e acconciatura.

Tra i momenti più toccanti il David Speciale a Franca Valeri e il ricordo, da parte di Christian De Sica, di Alberto Sordi nel centenario della nascita. 

Da ricordare inoltre i premi per Jasmine Trina, miglior attrice protagonista per La Dea Fortuna, Valeria Golino come miglior attrice non protagonista per 5 è il numero perfetto di Igort e quelli a Il primo Re di Matteo Rovere per la produzione e la fotografia di Daniele Ciprì.