La compiaciutissima (di se stessa) ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con delega alle pari opportunità, la dottoressa avvocatessa Maria Elena Boschi, ha firmato il 30 agosto 2016 il decreto che definisce la composizione dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile.

Come riportato dal relativo comunicato pubblicato sul sito del dipartimento per le Pari Opportunità, il provvedimento risponde alla necessità di integrare la composizione dell’organismo allo scopo di permettere la continuità delle attività.

Con il nuovo provvedimento, l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile è presieduto dal Capo Dipartimento per le pari opportunità ed è così composto:

Cons. Michele PALMA - Dipartimento per le pari opportunità, con funzione di vice Presidente,  
Dott.ssa Tiziana ZANNINI - Dipartimento per le pari opportunità, con funzioni di Coordinatore  tecnico-scientifico,  
Dott.ssa Giorgia DESSI' - Dipartimento Politiche per la famiglia - Presidenza del Consiglio dei Ministri,  
Dott.ssa Mariacarla BOCCHINO - Polizia di Stato,  
Ten. Col. Giorgio Stefano MANZI - Arma dei Carabinieri,  
Col. t. ST. Giancarlo FRANZESE - Guardia di Finanza,  
Cons. Calogero Roberto PISCITELLO - Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento Ministero della Giustizia,  
Dott.ssa Maria PERNA - Gabinetto - Ministero della Giustizia,
Dott. Giovanni RUSSO - Direzione Nazionale Antimafia - Ministero Giustizia,  
Prof. Ernesto CAFFO - Associazione Telefono Azzurro S.O.S.,
Dott.ssa Cristiana DE PAOLI - Save the Children Italia,  
Dott.ssa Federica GIANNOTTA - Terre des Homme.

Inoltre,  ai lavori dell'Osservatorio,  parteciperanno l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza e il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla rete Internet.

«Fanno le nuove nomine e i rappresentanti delle associazioni per l'Osservatorio nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia in Italia e non nominano Meter Onlus?»

Così ha commentato su facebook il comunicato della ministra, Fortunato Di Noto, fondatore di Meter Onlus, la prima associazione nata 25 anni fa per contrastare la pedofilia online in Italia.

Probabilmente, la ministra gnè-gnè era impegnata nella complicatissima attività di scelta della calzatura adatta da indossare ad una delle manifestazioni a favore del sì, da lei promosse: tacco 12 o tacco 12,25? Senza dimenticare le prove per riuscire nella difficilissima impresa, contemporaneamente, di sbattere le ciglia, sorridere e pronunciare delle frasi con un vago senso logico.

Una questione di contenuti di non poco conto che, probabilmente, l'ha distratta e le ha fatto dimenticare l'inserimento di Don Noto nella lista dei partecipanti all'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile.  Naturalmente, questa rimane solo un'ipotesi, finché la ministra non comunicherà ufficialmente il motivo dell'esclusione, cosa che tuttora non ha fatto.

Un'ulteriore riflessione su questa scelta è stata rilasciata da Don Fortunato al quotidiano della CEI, Avvenire: «Non è un fatto legato alla poltrona, anche perché la partecipazione all'Osservatorio è del tutto gratuita, ma al servizio puntuale e competente di Meter onlus, antesignana della lotta al tragico e triste fenomeno criminale qual è la pedopornografia e il coinvolgimento dei bambini in Italia e nel mondo.

Non essere nell’Osservatorio Nazionale, non unire le forze, le competenze, i servizi, gli sforzi contro la pedofilia ed escludendo una delle principali realtà che nello specifico opera concretamente, visibilmente, con dati riscontrabili e verificabili, è grottesco e molto strano. Le campagne nazionali di sensibilizzazione, l’accompagnamento delle vittime, l’accoglienza delle situazioni a rischio, costituiscono un patrimonio da condividere e da rendere possibile percorso per tanti.

L’operato di Meter onlus è sotto gli occhi di tutti, con attestati di sostegno dalle più alte cariche dello Stato, come anche dallo stesso Papa Francesco che ci ha invitato a proseguire ad operare contro questa tragedia a danno dei bambini. Ecco che ci ha sorpreso l’esclusione e il non inserimento nell’Osservatorio. Ricordo, con molta umiltà, che ne sono stato anche l’ideatore molti anni fa.

Confermiamo la nostra fiducia nelle istituzioni, forti del fatto che per la serietà dei suoi interventi e la qualità dei propri dati Meter è partner ufficiale della Polizia Postale e delle Comunicazioni fin dal 2008.»