Slittano i decreti attuativi in merito alle opportunità di flessibilità previdenziale inserite all'interno della legge di bilancio 2017.

I provvedimenti contenenti le istruzioni operative destinate ad Inps e patronati erano infatti attesi per i primi di marzo. Invece, niente di tutto ciò è accaduto e gli ultimi incontri tra tecnici e sindacati sono stati definiti dagli stessi come interlocutori.

Nel frattempo, il Governo fa sapere che, fortunatamente, la scadenza del prossimo primo maggio per l'avvio dell'anticipo pensionistico (APE) sarà comunque rispettata.

Questa, al riguardo, la dichiarazione di Nicola Marongiu, responsabile dell'area Welfare e contrattazione sociale della Cgil nazionale, rilasciata nella trasmissione Italia Parla di RadioArticolo1: «Ci sono ritardi sulla definizione dei decreti. Erano previsti nella legge di bilancio, che ha avuto un percorso complesso per la crisi di governo e finora non è stata migliorata.

Siamo preoccupati. I decreti erano fissati entro la fine di febbraio, poi ci sono i passaggi tecnici prima di arrivare in Gazzetta ufficiale. In sede di confronto abbiamo individuato il problema: non sono state modificate le norme di ingresso alla previdenza, se non per i lavori precoci e gli usuranti, quindi senza un intervento complessivo diventa tutto più difficile».