"Dirigente serio e appassionato, ha scritto una pagina importante della storia calcistica del nostro Paese".

Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha descritto Giuseppe Gazzoni Frascara, maggiore azionista e presidente del Bologna Calcio dal 1993 al 2005, morto questo venerdì, 24 aprile, all'età di 84 anni.

Gazzoni Frascara acquistò il Bologna nel 1993 dopo il fallimento e lo riportò in Serie A in breve tempo, con due promozioni in due anni. A lui si deve l'approdo in maglia rossoblu di Baggio, Signori e Pagliuca.

Il Bologna sotto la sua gestione ha conquistato una Coppa Intertoto ed è arrivato alla semifinale di Coppa UEFA nella stagione 1998-1999.
 
Nel 2001, Gazzoni Frascara lascia la presidenza a Renato Cipollini mantenendo però la maggioranza delle quote della società, che decide di vendere dopo la retrocessione in B del 2005.

Nel corso di quella stagione alcune delle partite disputate dal Bologna furono oggetto delle inchieste che portarono alle penalizzazioni di diverse squadre. In alcuni casi il Bologna fu coinvolto in maniera diretta (sconfitte interne contro Juventus e Lazio). In altre occasioni invece le indagini si incentrarono su ammonizioni nei confronti di calciatori diffidati al fine di favorire le avversarie della giornata seguente, fatto quest'ultimo mai provato. Nonostante le penalizzazioni inflitte a diverse società, il Bologna non fu ripescato. 

L'11 maggio 2018 Gazzoni Frascara è stato condannato dalla Corte d'appello di Bologna per bancarotta fraudolenta, nel processo per il fallimento della società "Victoria2000" che controllava il Bologna. La Corte ha accolto le tesi della pubblica accusa, secondo la quale il fallimento non fu dovuto alla retrocessione, ma a un buco di bilancio che era presente già prima dell'inizio del campionato 2004-05. [fonte: Wikipedia]


Nel 2014, per volere del neopresidente Joe Tacopina, Gazzoni Frascara viene nominato presidente onorario del Bologna Calcio e ha ricoperto la carica anche sotto la presidenza di Joey Saputo.