*_©Angelo Antonio Messina

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza culturale: la prima antologica dedicata al duo artistico Lovett/Codagnone, intitolata “I Only Want You To Love Me”. Questo titolo, evocativo e potente, riflette le tematiche centrali dell’opera degli artisti, che dal 1995 hanno creato un corpus di lavori fortemente connesso alle dinamiche dell’amore e del potere. La mostra, curata da Diego Sileo e promossa dal Comune di Milano in collaborazione con Participant Inc di New York, offre una panoramica sull’eredità artistica del duo, evidenziando il loro approccio innovativo nel panorama contemporaneo.

Fin dalle prime opere, il lavoro di John Lovett e Alessandro Codagnone si è contraddistinto per l’uso di media diversificati come fotografia, video, performance e installazione scultorea. Questi linguaggi si intrecciano per dar vita a riflessioni profondamente critiche sulle relazioni interpersonali e sulle strutture sociali che governano la nostra esistenza quotidiana. La mostra al PAC non solo espone alcune delle loro prime opere fotografiche e video, ma include anche installazioni più recenti e cartelloni pubblicitari, culminando con un'opera neon inedita realizzata specificamente per l’occasione.

L’amore e il potere sono i temi predominanti che permeano l’opera de Lovett/Codagnone. La loro ricerca artistica si manifesta come un complesso gioco delle parti, dove l’intento è smascherare i rapporti di forza che caratterizzano le relazioni umane. Ogni opera diventa un campo di battaglia in cui le emozioni e le aspirazioni individuali vengono messe alla prova contro il contesto sociale dominante. Attraverso le loro creazioni, Lovett e Codagnone offrono uno spazio di resistenza all’omogeneizzazione culturale, esplorando le tensioni tra coscienza individuale e conformismo collettivo.

Particolare interesse riveste la loro capacità di attingere a una gamma di elementi della cultura underground. Le pratiche di dissenso e le sub-culture, spesso soffocate dai processi di normalizzazione, trovano nel loro lavoro una voce potente. Essi attingono a figure radicali che hanno segnato la storia della letteratura, del cinema e della musica punk, creando un dialogo tra passato e presente che accompagna lo spettatore in un viaggio emotivo e intellettuale.

La fondazione della band CANDIDATE nel 2008, insieme al musicista Michele Pauli, rappresenta un ulteriore passo nell’evoluzione del duo. La musica, essendo un linguaggio universale, amplifica il messaggio del duo, permettendo di esplorare ulteriormente le intersezioni tra arte visiva e sonora. Questa fusione è esemplificativa dell’approccio fluido e interdisciplinare che caratterizza il lavoro di Lovett e Codagnone, invitando all’ascolto attivo e alla partecipazione emotiva dello spettatore.

In questo contesto, la mostra di Milano assume un significato ancor più profondo, essendo dedicata alla memoria di Alessandro Codagnone, scomparso nel 2019. La sua presenza, pur assente fisicamente, continua a permeare il lavoro del duo, rendendo questa esposizione un tributo affettuoso e un momento di riflessione sull’importanza dell’artista nella costruzione del discorso culturale contemporaneo. La mostra diventa quindi non solo un’occasione per apprezzare l’arte di Lovett/Codagnone, ma anche un momento per commemorare una figura fondamentale che ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico internazionale.

La rilevanza di Lovett/Codagnone nel panorama contemporaneo è innegabile. Il loro lavoro ha influenzato generazioni di artisti, che trovano ispirazione nella loro capacità di affrontare temi provocatori e di sfidare le convenzioni. In un mondo sempre più dominato dalle logiche del mercato e dalle pressioni sociali, la loro arte si erge come un faro di resistenza. È un richiamo a riflessione non solo sulla natura dell’amore e del potere, ma anche su come essi si intrecciano nelle nostre vite quotidiane.

“I Only Want You To Love Me” non è soltanto una mostra; è un’esperienza coinvolgente e emozionante che invita il pubblico a confrontarsi con le complessità delle relazioni umane. La cura di Diego Sileo, insieme alla preziosa collaborazione del Comune di Milano e di Participant Inc, dimostra un impegno significativo nel valorizzare il lavoro di Lovett/Codagnone e nel riconoscere l'importanza della loro eredità artistica. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per immergersi in un universo creativo ricco di sfumature e significati, permettendo di riscoprire il potere dell’arte come strumento di critica sociale e di esplorazione dell’animo umano.

*_©Angelo Antonio Messina