Mercoledì scorso, Israele ha approvato la costruzione di 2.100 case in Cisgiordania. La comunità internazionale, a differenza del solito, non si è disinteressata alla questione.

Che la Turchia condanni Israele può non essere una notizia. Lo è, invece, se a farlo sono l'Unione europea e la Gran Bretagna.

L'Europa si è detta fortemente contraria alla politica degli insediamenti di Israele, definita illegale secondo il diritto internazionale e di ostacolo al processo pace, riaffermando che la soluzione negoziata a due Stati, sia l'unica realisticamente percorribile e attuabile per soddisfare le legittime aspirazioni di entrambe le parti.

Il ministro britannico Alistair Burt, che nel governo May si occupa delle questioni relative al Nord Africa e al Medioriente, ha dichiarato che "l'annuncio dei piani per costruire oltre 1.000 unità abitative in Cisgiordania ed il bando della scorsa settimana per altre 1.100, è il proseguimento di politiche giustamente già condannate a livello internazionale.

Gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale e restano uno degli ostacoli a una soluzione a due Stati - ha aggiunto Alistair. - Chiedo a Israele di fermare tale decisione controproducente e di impegnarsi a compiere ulteriori sforzi per allentare le attuali tensioni e creare l'ambiente giusto per una pace giusta e duratura."

Ma anche l'Italia si è espressa ufficialmente su tale decisione con una nota rilasciata venerdì dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi: "La Farnesina si interroga con preoccupazione sull’avanzamento nei giorni scorsi di alcuni piani per la costruzione di oltre 1.000 nuove unità abitative in diversi insediamenti in Cisgiordania, nonché per la recente pubblicazione di bandi per la costruzione di oltre 1.100 nuove abitazioni incluso a Gerusalemme Est."

Un'interrogazione preoccupata, nel burocratese che caratterizza in special modo il nostro Paese, può essere considerata una nota di condanna!

Attualmente, secondo i dati forniti dall'Autorità Palestinese, sono più di 700mila i coloni israeliani che vivono in Cisgiordania ospitati in 196 insediamenti e oltre 200 avamposti. La Cisgiordania è il territorio assegnato dall'Onu al popolo palestinese e dal 1967 è sotto l'occupazione militare dell'esercito israeliano.