L'ultima denuncia che riguarda l'estrema difficoltà in cui vive la popolazione nel Ghouta orientale è di Save the Children che ci informa che nella città di Douma, ancora sotto il controllo delle forze di opposizione, sono decine di migliaia ormai quasi senza viveri e senza alcun tipo di assistenza.

Molti operatori umanitari e medici sono fuggiti insieme alle loro famiglie e, secondo le segnalazioni, nella città resterebbero ora solo due medici pienamente qualificati. Nell’ultima settimana i partner di Save the Children a Douma hanno raggiunto oltre 1.000 persone al giorno con pasti caldi e hanno fornito cibo ai bambini malnutriti.

Save the Children, auspicando che sia attuata immediatamente la risoluzione 2401 approvata a febbrai dal Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite per la cessazione delle ostilità per 30 giorni, a livello nazionale, ha espresso anche la propria preoccupazione per la popolazione del Ghouta orientale evacuata a Idlib nelle ultime settimane, a causa di un significativo incremento di attacchi aerei mortali in quell'area.