Al tredicesimo giorno di navigazione con a bordo 32 persone soccorse, Malta concede a Sea-Watch 3 l'ingresso nelle acque territoriali dell'isola per ripararsi da condizioni meteo difficili e in ulteriore peggioramento.

Solo per chiarire di nuovo, ripetono dalla Sea-Watch 3: "Ci è permesso solo di avvicinarci alla costa, niente di più. Non abbiamo un porto sicuro, nessuna terra in vista per i nostri ospiti e il nostro equipaggio. Domani sarà il 13esimo giorno in mare. E' tempo di una risposta europea a questa crisi umanitaria."

Pertanto, rispetto a quanto comunicato nella tarda serata di ieri da alcuni media, non è cambiato quasi nulla per le navi delle due Ong che navigano nel Mediterraneo. Nessuno sbarco e neppure nessun attracco per la Sea-Watch 3 è stato offerto da Malta, mentre niente è stato offerto alla nave professor Albrecht Penck di Sea-Eye.

Pertanto, poco o nulla è cambiato per le 49 persone a bordo delle due navi a cui nessun Paese europeo consente di sbarcare dei naufraghi.