Dopo l'arresto di Alexei Navalny, in Russia è alto il rischio che si ripeta quanto sta accadendo da mesi in Bielorussia.

Sabato, in decine di città in tutto il Paese migliaia di persone hanno accolto l'appello di Navalny a protestare contro il presidente Vladimir Putin e sono scese in piazza per manifestare a favore del dissidente, arrestato domenica scorsa dopo essere tornato a Mosca da Berlino, dove era stato curato per le conseguenze di un tentativo di omicidio organizzato dai servizi segreti russi.

Mosca aveva promesso il pugno duro contro i manifestanti, aggiungendo che gli eventi pubblici non autorizzati sarebbero stati "immediatamente soppressi". 

Nonostante ciò i russi hanno ugualmente protestato in strada a partire dalla lontana e freddissima Siberia, dove manifestazioni sono state organizzate a Vladivostok, Khabarovsk e Chita.

La polizia agli ordini di Putin ha già effettuato numerosi arresti. Secondo l'ong OVD Info sarebbero almeno 200 le persone fermate in 30 città diverse. 

E come dimostra il seguente video, per essere arrestati è sufficiente parlare ai giornalisti:

E in questo video ancora altre persone arrestate:

Le proteste di sabato in Russia si stanno svolgendo ugualmente, nonostante la polizia del regime russo nei giorni scorsi abbia fatto degli arresti preventivi tra i più stretti collaboratori di Navalny.

Sabato, curiosamente, in tutta la Russia ci sono state numerose segnalazioni che denunciavano problemi di collegamento alle reti di telefonia mobile e Internet. Nonostante ciò e nonostante le temperature ben sotto lo zero, i russi hanno manifestato ugualmente contro Putin: