«Sebbene le grandi imprese siano poco più di 3.000 aziende, pari allo 0,08% del totale nazionale, e abbiano problemi di insolvenza, gli istituti di credito continuano a riservare a queste un trattamento di favore del tutto ingiustificato. Tutto ciò a scapito della stragrande maggioranza del nostro sistema economico che, ricordo, è permeato da piccole e micro imprese che continuano a ricevere gli affidi con il contagocce, nonostante presentino buoni livelli di solvibilità».

Questo è quanto ha dichiarato il coordinatore dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo, in un comunicato dove viene denunciato che la maggior parte delle sofferenze fatte registare dalle banche italiane è stato generato dal primo 10% degli affidati.

La valutazione è stata fatta in base alle dimensioni dei prestiti. Quelli a partire da 500.000 euro in su sono ascrivibili ad una platea di clienti di dimensioni medio-grandi ed è relativa all'80% dei quasi 200 miliardi di sofferenze registrati dalle banche italiane.

La soglia indicata, analizzata per regione, vede in testa la Lombardia con l’87,7%, seguita dal Veneto con l’83,2%, mentre al terzo posto si trova il Lazio con l’81,8%.