- È il paese dei balocchi amico: marijuana, hashish, cocaina, eroina, speed, metamfetamina, MDMA, etere in bottiglia, oscurata, LSD ... salvia, qualche smart drug, ammoniaca... - Un inno alla spensieratezza o il manifesto degradato di una generazione? Forse è un po' tutto questo il romanzo di esordio di Davide Rossi "E alla fine c'è la vita".

"Lo so che a te può sembrare strano, ma io ho smesso di amarti da tempo, a volte nella vita si cambia, abbiamo bisogno di cambiare, e te me lo impedivi".

"Io credo che possa raccontare bene la voglia di vivere e l'ansia del futuro di un ventenne di oggi. La vita per loro è un parco giochi. Droga, sesso, alcool, non si risparmiano. L'esistenza però è un' altra". Ci racconta Davide.

"Bisogna fare i conti con gli imprevisti, i sentimenti, gli ostacoli, gli altri..."

La storia è ambientata a Pavia, dove le vite, gli amori, le sregolatezze si incrociano, esaltando i lati estremi della loro quotidianità. I vizi e le dipendenze condizionano le loro giornate, in un escalation che culmina nel "Last night party", che farà da spartiacque fra il prima e il dopo, fra l'adolescenza e l'età adulta.

Un libro che ha in sé il ritmo del film, in un susseguirsi di eventi che porteranno a una soluzione finale. Lettura affascinante che lascia un senso di vuoto e nostalgia.

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https://www.mondadoristore.it/E-alla-fine-c-e-la-vita-Davide-Rossi/eai978889492110/